di MARTINA FORCINITI C’era una volta una scuola, quella davvero buona. Un patrimonio storico e culturale che non bisognerebbe lasciar relegato ai fogli polverosi di appunti e vecchi libri. Proprio per questo la scuola primaria del
Plesso San Domenico dell’Istituto Comprensivo N°1 di Rossano ha presentato, il 27 maggio, una manifestazione dal sapore dolce. Quello dei ricordi impressi sulla carta ingiallita di registri didattici tirati fuori dagli archivi. Molto più che annotazioni, ma pagine di diario in cui la realtà scolastica, dagli inizi del ‘900 agli anni ’60, prende vita in racconti dettagliati della quotidianità. Il tutto in presenza non solo di ex alunni e insegnanti della scuola di San Domenico, ma anche di esponenti delle istituzioni come i consiglieri comunali
Adele Olivo, Lorenzo Antonelli, l’assessore alle politiche sociali e sport
Giandomenico Federico e l’assessore alle politiche culturali e della scuola
Stella Pizzuti. Dal mondo sociale rossanese, anche Margherita Carignola, Mario Massoni, Don Pino Straface. E ancora Arturo Grillo, accompagnato da alcuni ospiti del Residence San Benigno, Rosina Madeo, Claudio Zagarese. Una bella iniziativa possibile anche e soprattutto grazie alla sensibilità del
dirigente Antonio Pistoia, che ha sempre dimostrato di voler valorizzare e difendere l’inestimabile patrimonio culturale della città, confidando nel potere delle nuove generazioni di sviluppare le risorse di cui questa terra è naturalmente e storicamente ricca. E così è iniziato quel viaggio quasi letterario fra differenze e analogie, testimonianze di ieri che i bambini hanno raccontato mettendo in scena storie di vita vissuta e allestendo mostre che ci restituiscono una scuola che non c’è più ma che bisogna conoscere. E non dimenticare.