Quanto sta avvenendo in queste ultime settimane è di una inaudita gravità. Il voto di scambio non è solo reato ma un illegale modo di agire per accaparrarsi consensi e per inquinare le elezioni. E ciò che risulta più grave è l’illusione che si sparge fra la gente, i cittadini, gli elettori. Come si può, mi chiedo, promettere soldi e lavoro in cambio di consensi elettorali nel 2016 e con una così aspra contingenza economica generalizzata? Come si può approfittare del malessere, delle difficoltà finanziarie, dei problemi dei rossanesi? Con quale coraggio, quale etica e quale morale ci si può avventare come avvoltoi senza scrupoli e senza dignità sulle persone? La pratica del voto di scambio è una vergogna e non la scopriamo certo in questi giorni. Ma oggi ha assunto connotati più che immorali, andando a superare soglie mai valicate. Mi si riferisce addirittura di tariffe e preziario. Se alle passate elezioni il pour parler raccontava di 50 euro a voto, oggi si arriva a 100! Ma com’è mai possibile? Per di più qualcuno mi parla di acquisto di “pacchetti” da 1000 o più euro in cambio di 50 voti, oppure di giornate agricole prolungate in cambio di consensi. Tutto ciò è inammissibile! Non devo certamente sollecitare io la magistratura. Il voto di scambio è un reato e mi auguro che chi di dovere monitori e ponga attenzione a quanto sta accadendo nella nostra città. Se siamo arrivati a questo punto, la colpa è certamente di qualcuno. Qualche regista occulto ha messo in campo questo perfido e umiliante modus operandi, con l’aiuto dei suoi scagnozzi di bassa lega e delle truppe cammellate, alla spasmodica ricerca di una vittoria che i rossanesi non consentiranno mai. Un altro capitolo avvilente e volgare riguarda il “mercato” dei candidati, ai quali vengono proposte ogni sorta di promessa. Solo i mediocri, gente priva di una coscienza e certamente con l’intelletto pari ad una capra può pensare di comprare persone e candidature per riempire le liste a mille euro! Anche qualche candidato delle liste che mi supportano nella candidatura a sindaco e che ha deciso di schierarsi con me per esclusiva stima – e non di certo per promesse e posti di lavoro – è stato avvicinato, poi intimorito ed anche minacciato da subdoli emissari, nell’intento di fargli cambiare schieramento. A questi viscidi e volgari personaggi dico che mai e poi mai consentirò questo modo di agire! Avremo modo di fare esempi più calzanti nel prossimo comizio in piazza! Qualcuno, ancora, ha promesso di farmi ascoltare delle registrazioni di telefonate. Ebbene, se così sarà non esiterò un solo istante a recarmi alla Procura della Repubblica per denunciare queste azioni. La nostra amata città non può e non deve credere a chi promette, a chi tenta di ostentare un mondo che non esiste, fatto di lavoro e soldi facili. Non deve credere ai soliti noti che da postazioni di privilegio promettono o, peggio, ricattano ma soprattutto violano la libertà di scelta, il libero arbitrio tentando di inquinare il voto. A qualche candidato a sindaco, infine, consiglio di calmarsi perché sembra oltremodo su di giri. Sul voto di scambio non rimarrò in silenzio. Dalle piazze denuncerò fatti e misfatti e questo diffuso malcostume. Rossano non è un feudo, e non ha bisogno di feudatari che distribuiscono mance e pacche sulle spalle.