Rossano: controllo del territorio, intenso lavoro della Polizia municipale
Controllo del territorio e tutela della salute pubblica, la Polizia municipale sequestra 13 kilogrammi di pesce venduto senza autorizzazioni, in condizioni igieniche precarie e senza certificazione di provenienza. Elevata una sanzione amministrativa di 5.900 euro. I prodotti ittici di varia natura sono stati confiscati e destinati alla distruzione. Proseguono, intanto, le verifiche sulle aree pubbliche di tutto il territorio comunale per costatare eventuali occupazioni indebite da parte degli esercizi commerciali. Anche in questo caso sono state riscontrate alcune anomalie subito verbalizzate. Sono questi alcuni degli interventi portati a termine, nelle ultime ore, dagli agenti della Polizia locale nel corso di specifici controlli del territorio destinati a verificare ilrispetto delle normative che disciplinano il commercio ed il rispetto degli standard igienico-sanitari. Nella mattinata odierna (giovedì, 22 gennaio) la pattuglia della Pm composta dagli agenti Casciaro, Promenzio e Aloe, coordinati dall’ispettore Gennaro Arcovio e diretti dal vice comandante Piero Pirillo, hanno ispezionato un mototriciclo dedito alla vendita non autorizzata di prodotti ittici, stazionante lungo il centralissimo Viale Michelangelo, allo Scalo. A seguito della verifica gli addetti della Pm hanno posto sotto sequestro 13 kilogrammi di prodotti ittici, di dubbia provenienza e senza certificazioni di provenienza, composto perlopiù da alici, sgombri, calamari e pesce Sorbo serpico. Per i quali è stata disposta la confisca e la successiva destinazione a distruzione. Al venditore ambulante abusivo, invece, è stata elevata una sanzione amministrativa pari a 5.900 euro. Nei giorni scorsi, invece, sempre a seguito di controlli specifici predisposti dagli uffici della Polizia municipale su aree pubbliche occupate abusivamente da parte degli esercizi commerciali, è stato riscontrato che alcune attività, operanti nello Scalo cittadino, hanno inglobato nel loro perimetro di pertinenza altre aree non autorizzate, attraverso la creazione di veri e propri manufatti edili non consentiti dai regolamenti. Anche in questo caso specifico si è provveduto a verbalizzare e ad assumere ogni provvedimento utile atto al ripristino dei luoghi.