di SERAFINO CARUSO Rossano vive, senza dubbio, uno dei momenti più bui della sua storia dal punto di vista politico-amministrativo. Negli ultimi trent’anni, la città ha compiuto un bel passo all’indietro. Inutile stare a ripetere ciò che ha perso. Anzi, ciò di cui è stata scippata. Sulla questione, registriamo la presa di posizione di un politico che ha tirato i remi in barca da qualche anno, ma che resta sempre attento alle dinamiche e vicende della città:
il dottor Fabio Carignola, sindaco di Rossano negli anni ’80. Medico di base di grande spessore, direttore sanitario della ex Asl n. 3 di Rossano, il dottor Carignola è stato un sindaco socialista. Erano anni in cui in Italia si respirava un’aria politica molto diversa da quella di oggi. Gli anni della Prima Repubblica, gli anni in cui il Partito Socialista primeggiava in tutto lo “Stivale”. Gli anni del “pentapartitismo”. Dei governi a guida Dc-Psi-Pci-Psdi-Pri. Anni lontani. Un’altra epoca. Che poi la “Seconda Repubblica” ha spazzato via. Con l’ausilio della magistratura milanese.
Il dottor Fabio Carignola, che è venuto a trovarci in redazione ed è stato ospite della trasmissione “Talking” su Esperia Tv, ha ricordato quegli anni. «Era tutto diverso – ci ha detto – in quanto erano tempi in cui gli accordi politici si facevano e si rispettavano. Anni in cui si poteva lavorare. Sempre con serietà e onestà. Per il bene del territorio e della città. Abbiamo posto le basi, negli anni ’80, per una Rossano che poi si è accresciuta e sviluppata sotto tutti i punti di vista di lì a poco».
Oggi, invece, siamo costretti ad assistere al triste spettacolo degli scippi di Governi centrali spietati, assolutamente lontani dalle esigenze reali del territorio. «Ci hanno tolto tutto – continua il dottor Carignola –, perché, oltre al Tribunale, hanno soppresso i treni a lunga percorrenza, ridotto la sanità e i nostri ospedali a meri pronti soccorso. È mai possibile che una città come Rossano non abbia più una stazione ferroviaria che funzioni e non abbia più i treni a lunga percorrenza? Perché è successo tutto questo?». Già, perché ci hanno tolto i treni? La storia è lunga e noi dell’
Eco l’abbiamo più volte denunciata e segnalata. Il dottor Carignola interviene anche sulla questione Tribunale.
E sulla proposta avanzata da alcuni esponenti politici del territorio di ritirare tutte le candidature a sindaco e le liste. In maniera tale che alle prossime elezioni comunali di Rossano nessuno voti. Sarebbe un caso clamoroso di protesta. Un’intera città che non si reca al voto! «Sono assolutamente d’accordo – dice il dottor Carignola – in quanto soltanto in questo modo il Governo centrale, lo Stato, si accorgerebbe di quanto questa città sia stata ingiustamente scippata
. È una proposta che condivido assolutamente e, anzi, faccio mia: invito, pertanto, tutti i candidati a sindaco a fare un passo indietro. Rossano lanci un monito chiaro e forte allo Stato. Che, se si dovesse concretizzare una protesta così eclatante, sarebbe costretto a doverci ascoltare. E a risolvere almeno alcune delle tante problematiche che ormai affliggono una delle città più belle dell’intero Mezzogiorno». Parole dette da un già sindaco, che ha agito per la città e per i rossanesi. Un ex primo cittadino che vuole ancora tanto bene alla sua città e alla sua terra. Un atto di dimostrazione è il fatto che continua a vivere nel cuore del centro storico. In via Carignola.