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Ritrovato il carrello della “Salina” di Lungro, miniera di salgemma della Calabria

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Il giacimento di salgemma di Lungro situa in un territorio caratterizzato dalla forte vocazione mineraria

La “Salina” di Lungro, rappresenta una delle maggiori miniere di salgemma della Calabria. La sua storia antica si spinge indietro nel tempo, su base documentaria, di almeno 10 secoli da oggi. Recenti ricerche archeo-minerarie, tuttavia, accertando la presenza di evidenze preistoriche a ridosso del giacimento salino, suggeriscono che questa importante risorsa sia stata sfruttata già molte migliaia di anni prima. La salina ebbe momenti altalenanti fino alla fine degli anni cinquanta quando il numero degli operai salì a 191, anno 1959. L’importanza mineraria del territorio di Lungro deriva dalla presenza nel sottosuolo di un grosso deposito di salgemma sfruttato con certezza a partire dal tardo Medioevo fino agli anni Settanta del Novecento. Certo è che il giacimento di salgemma di Lungro si situa in un territorio caratterizzato dalla forte vocazione mineraria, esteso lungo la dorsale montana che dalla Montea (1785 metri s.l.m.) si estende sino al Monte Caramolo (1827 metri s.l.m.). In seguito ad una recente sottoscrizione di una convenzione tra Comune di Lungro e CRS “Enzo dei Medici”, sono iniziate ricerche finalizzate ad una più puntuale conoscenza del complesso estrattivo della Salina in un’ottica diacronica e, al tempo stesso, ad una verifica delle condizioni strutturali della miniera più recente, rimasta chiusa per diversi decenni e soggetta a crolli e allagamenti. E proprio in questi giorni, durante la bonifica di una discarica "abusiva", in località Mezza e nella parte montana, è venuta alla luce un carrello dell'ex miniera di salgemma.  Ne danno notizia il sindaco Giuseppino Santoianni e l'assessore all'ambiente, Vincenzo De Marco. Poichè trattasi di un pezzo che appartiene alla storia di Lungro, informa il primo citatdino, si è provveduto a collocarla nella sede originaria dell'ex miniera. Dal canto suo, l'assessore De Marco, nel ribadire che l’assessorato alla sostenibilità ambientale, sin dal suo insediamento, ha posto tra le sue priorità quella di procedere ad un’accurata bonifica di gran parte delle zone critiche.  Così come, recepiamo con favore l’appello che è stato indirizzato non solo all’Amministrazione comunale, ma anche a tutti i cittadini che devono assumere un ruolo sempre più collaborativo. «Proprio nella direzione da tutti auspicata -prosegue De Marco -, c’è da aggiungere che si sta mettendo a punto un Piano di bonifiche in grado in maniera concreta, energica e risolutiva ed in tempi ragionevolmente rapidi, di dare risposte alle criticità ambientali che angustiano il nostro territorio». «Relativamente a quei siti – conclude -, che destano maggiore allarme sociale, l'amministrazione comunale sta lavorando al fine di una rapida soluzione per la messa in sicurezza di altri siti».  Per il sindaco Santoianni il ritrovamento del carrello assume un valore importante per la comunità di Lungro, poichè la salina è patrimonio dell'economia ma anche e, soprattutto, sociale e culturale.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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