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Rapani: «Stasi e Zuccatelli hanno trasformato l’ospedale di Rossano in un lager»

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«L’emergenza sanitaria che sta stritolando la Calabria in queste ore impongono interventi urgenti che, tuttavia, non possono essere quelli immaginati dall’Asp di Cosenza come lo smembramento dello spoke di Corigliano Rossano, e quindi l’accorpamento dei reparti per recuperare personale e lo sconquassamento dello stabilimento ospedaliero di Rossano da trasformare in centro Covid. Ormai tutti i documenti tendono a non accorpare quel genere di reparti negli ospedali convenzionali. Ed invece quegli scienziati del commissario alla sanità calabrese, Giuseppe Zuccatelli, semmai lo sarà davvero ed il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, cosa fanno? Trasformano l’ospedale di Rossano, con la compiacenza di qualche primario e dirigente medico, in un lager».  È quanto dichiara il dirigente e componente dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani.  «Ma se per certi versi l’organismo commissariale può essere giustificato, e non lo sarà comunque mai perché i reparti Covid vanno aperti in strutture apposite – prosegue – non comprendiamo per quale arcano motivo Stasi abbia voluto omaggiare a tutti i costi la sua città di una dono del genere. E basta, per carità, con la solita solfa melensa e interessata secondo cui una grande città deve fare la sua parte, perché oggi lo spoke di Corigliano Rossano non è strutturato per ospitare un reparto Covid in termini di uomini, ambienti e mezzi». «È bene ricordare chi è Giuseppe Zuccatelli. Oltre a firmare la delibera di attivazione del reparto Covid a Rossano, è colui che non intende minimamente riaprire gli ospedali di cariati e Trebisacce o che si è rifiutato di realizzare il centro Covid regionale nell’ex policlinico di Catanzaro, infischiandosene delle direttive nazionali. È quello del “bacio prolungato” per infettarsi. Qualora dovesse essere davvero lui il commissario ad acta – queste le proposte di Fdi – trasferisca il reparto Covid di Rossano in una struttura espressamente dedicata, fra quelle del territorio in disuso; attivi velocemente il Laboratorio tamponi sperando che sia rispettata la data del 19 novembre; doti lo spoke di Corigliano Rossano di personale medico infermieristico e ausiliario; potenzi la medicina territoriale e consenta la cura del malato a domicilio; concentri le forze individuando un centro Covid regionale». «Flavio Stasi, invece, ed ormai è evidente, vive in una città tutta sua, in un universo parallelo in cui tutto funziona e lui gioca a fare il sindaco che ha qualcosa da dire ogni notte. Da finto movimentista-populista che crede di essere più intelligente degli altri, all’essere il peggior sindaco della storia del territorio, però, è un attimo. Ed infatti i risultati sono evidenti e sotto gli occhi di tutti.  Lui più di tutti ha voluto il reparto Covid a Rossano, in una struttura promiscua ed ora quando ne parla sembra stia raccontando un film in modo distaccato, come se lui non ne sapesse nulla. La città, invece, sa bene, ricorda tutte le dichiarazioni pubbliche dello scorso inverno quando blaterava che una città deve fare la sua parte. E mentre i sindaci ben più esperti di lui si imponevano e non volevano un reparto del genere nei loro ospedali, colui che crede di essere meglio degli altri veniva preso letteralmente per fesso: è bastato promettergli qualche posto in rianimazione e una pneumologia per abboccare all’amo. A meno che non si tratti di altro, il che sarebbe molto, molto peggio. Adesso – prosegue Ernesto Rapani – grida “al lupo, al lupo”, parla come se lui di tutta questa faccenda non ne sapesse nulla, cade dal pero quando le opposizioni lo bacchettano a giusta ragione, finge di essere democratico provando a coinvolgerle anche se le ha sempre snobbate, quasi si sentisse un vero statista. È altrettanto evidente che Stasi è in mezzo al mare senza salvagente. Ed allora una ciambella di salvataggio gliela offriamo noi: alla manifestazione romana si nasconda dietro chi è più preparato ed esperto di lui e non parli. Poi agisca per chiudere immediatamente il reparto Covid, altrimenti le conseguenze saranno solo e soltanto sue.  Metta mano ad una squadra di governo competente se vuole salvare la sua pelle politica. Altrimenti sarà ricordato come primo e peggior sindaco della storia. Tutto questo in un anno e mezzo. Davvero complimenti».
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.