Premio Verga, la Regione punta sull’olio calabrese
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PREMIO VERGA, CIRCA 200 OLI PROVENIENTI DA TUTTE LE REGIONI DEL SUD
Partendo dal segmento della produzione, tenendo conto in primis delle giuste tecniche di allevamento dell’olivo, per poter essere competitivi sui mercati. L’olivicoltura, inoltre, è fondamentale per una regione come la Calabria, in quanto primo fattore di difesa idrogeologica del territorio. «Puntiamo molto sulla nostra produzione bio – ha aggiunto Oliverio – molto ricercata dal mercato e dai consumatori. In questi anni, comunque, qualcosa si è mosso. Ma rispetto al volume di prodotto di cui la Calabria dispone, ritengo ci siano grandi spazi per determinare il giusto valore aggiunto della produzione olearia. Dobbiamo spingere in questa direzione e quindi sostenere l’aggregazione del prodotto e lavorare ancora per la distintività dello stesso. Siamo nelle condizioni di poterlo fare, grazie anche al riconoscimento Igp. Partiamo dal Premio Verga, con circa 200 oli provenienti da tutte le regioni del Sud e continuiamo a sostenerlo, ma dobbiamo andare oltre. Ho partecipato a Olio Capitale di Trieste – ha raccontato il presidente – e Trieste, in quanto a olivicoltura, non ha il patrimonio che possiede la Calabria. Noi dobbiamo lavorare quindi per organizzare una vera e propria fiera dell’olio in Calabria, coinvolgendo un patrimonio di aziende a livello nazionale. Ritengo che attraverso iniziative come questa, possiamo aiutare la nostra terra a recuperare ritardi del passato. Intendiamo infatti investire risorse importanti in questo comparto, non solo attraverso il Psr, e sostenere in modo particolare i giovani che vogliono insediarsi in agricoltura. Prima della fine della legislatura – ha sottolineato – pubblicheremo un nuovo bando per finanziare altri primi insediamenti, data la mole di domande di aiuto pervenute al primo bando.D'ACRI: COMPARTO OLIVICOLO NECESSITA DI ESSERE VALORIZZATO
Questo comparto – ha concluso – può costituire una grande opportunità per creare lavoro e dare slancio all’economia calabrese, ricordando che l’agroalimentare, nella nostra regione, deve camminare di pari passo con l’attrattività turistica». I lavori sono stati aperti, invece, da Mauro D’Acri, consigliere regionale con delega all’Agricoltura, che ha sottolineato che uno dei pilastri della cultura calabrese è l’olivicoltura e che il Premio Verga, che ha preso grande slancio, consacra l’importanza di questo comparto. «Un comparto – ha affermato D’Acri – che in Calabria, seconda regione italiana produttrice di olio evo, necessita di essere valorizzato. Questo concorso ci ha dato lo spunto per programmare, per il prossimo anno, un evento ancora più rilevante. Uno dei nostri obiettivi principali – ha aggiunto – e’ quello di promuovere l’aggregazione, elemento fondamentale per il rilancio del settore, soprattutto dopo il traguardo del riconoscimento Igp dell’olio calabrese». Sono seguiti i saluti istituzionali di Nicola Belcastro, sindaco di Cotronei. «Quella di oggi è una tappa intermedia del Premio Verga, che nasce a Cotronei, in seguito ad un confronto con le aziende operanti nel nostro territorio, con l’obiettivo di mirare alla qualita’ e alla competitività degli oli calabresi e del Mediterraneo. Volevamo rappresentare la possibilità di mettere in competizione le aziende puntando allo sviluppo della filiera olivicola-olearia. Nato con vocazione territoriale e provinciale, poi divenuta regionale, oggi il Premio Verga acquista rilevanza interregionale. I numeri parlano chiaro: 190 oli partecipanti, dei quali 74 calabresi ed il resto provenienti da tutto il territorio meridionale. A tal proposito voglio ringraziare la Regione, l’Informatore Agrario, l’Arsac ed il Gal Kroton, che hanno creduto in questo progetto e lo hanno sposato con entusiasmo e impegno.GLI INTERVENTI
Quest’anno – ha concluso Belcastro – abbiamo un gruppo panel che unisce agli esperti assaggiatori calabresi, tanti altri provenienti da tutt’Italia. Che stanno lavorando duro e con grande professionalità. Segno che la stessa qualità del concorso ha spiccato il volo». In seguito, i saluti di Carmelo Salvino, dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Stefano Aiello, commissario straordinario Arsac, Natale Carvello, Presidente Gal Kroton e Massimino Magliocchi presidente del Consorzio di tutela dell’olio Igp di Calabria. Subito dopo le relazioni tecniche. Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia ha parlato delle “Forme di allevamento dell’olivo: redditività a confronto; Alessandro Zanfino, Autorità di gestione del Psr Calabria 2014/2020 de “Le opportunità del Psr per l’olivicoltura calabrese”; Vincenzo Maione di Arsac delle “Agrotecniche in oliveto per aumentare la qualità dell’olio”. Il convegno è stato moderato da Antonio Boschetti, Direttore de L’Informatore Agrario.I GIOVANI
«Stiamo lavorando molto per fare in modo che l’agricoltura possa avvalersi di innovazione e di innovazione rappresentata dalle giovani generazioni», ha detto ancora Oliverio. «Abbiamo sottoscritto circa 100 decreti per finanziare progetti presentati da giovani che hanno scelto di investire in agricoltura. In parte si tratta di eredi di tradizioni familiari; ma in parte anche di giovani che hanno deciso di intraprendere questa esperienza nel settore agricolo. Quando abbiamo presentato questo bando ci eravamo posti l’obiettivo dei mille giovani, e possiamo dire di averlo quasi realizzato. Da qui a fine legislatura – ha annunciato poi il presidente della Regione – rilanceremo con un altro bando. Perché le domande complessivamente presentate nel primo, 2300 in tutto, evidenziano l’esigenza di dare un ulteriore sostegno all’agricoltura».
Secondo il governatore «l’agricoltura è un settore trainante dell’economia calabrese. Ed è in crescita. Stiamo profondendo un grande sforzo affinché la produzione agroalimentare calabrese sia anche fattore di attrattività della Calabria in chiave turistica. Nei prossimi giorni, dal 7 al 9 giugno, a Nicotera faremo un’iniziativa sull’agroalimentare con il primo meeting sull’enogastronomia che vedrà anche mole presenze internazionali».