Problemi sull'avvio della Nuova S.S.106: posizione chiare della Regione Calabria
“Le rivendicazioni di alcuni non possono essere condivise da chi ha come riferimento gli interessi di tutti”. È chiara e netta la posizione della Regione Calabria in merito all’ammodernamento del 3° Megalotto della S.S.106 che collegherà Sibari a Roseto. Nelle scorse settimane ha visto un ricorso al TAR della Calabria in cui si chiede la revoca della delibera CIPE n. 41 del 2016 che approva e sancisce l’avvio dei lavori.
Il ricorso, firmato da Rinaldo Chidichimo, Italia Bosco, Santa Caterina Bosco, Teofilo Blefari Melazzi, Anna Acciardi, Antonio Laschera, Vincenzo Lacanna, Profeta Cristofero, Maria Tucci, Bruno Tucci, Vittoria Rizzo, Saverio Gaudio, Anna Maria Russo e Alessandro Veneziano, chiede la revoca di un investimento di 1234 milioni di euro, necessaria per la sicurezza degli automobilisti ma anche per lo sviluppo economico della regione più povera d’Europa.
PROBLEMI SULL'AVVIO DELLA NUOVA S.S.106
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” apprende con grande soddisfazione la decisione della Regione Calabria che – attraverso una nota stampa di oggi – comunica che si costituirà in giudizio contro il ricorso al TAR presentato avverso la delibera CIPE n. 41 del 2016 e coglie l’occasione per ringraziare il Presidente della Regione On. Gerardo Mario Oliverio e gli Assessori Roberto Musmanno e Francesco Russo.
La Regione Calabria si unisce ai Comuni di Cassano All’Ionio, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima e Roseto Capo Spulico; che già hanno deciso di costituirsi contro il suddetto ricorso al TAR.
POSIZIONE CHIARE DELLA REGIONE CALABRIA
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ricorda che l’approvazione del secondo lotto del Progetto del 3° Megalotto della S.S.106 è fondamentale per il Progetto complessivo.
L’Associazione è certa che al prossimo CIPE sarà approvato il secondo lotto e, quindi, l’intero progetto. Specifichiamo a tutti cittadini calabresi che semmai ciò non dovesse accadere sarà per merito delle scelte politiche. Ad Alternativa Popolare ed al Partito Democratico spetta ora una responsabilità definitiva, porterà queste forze politiche a poter vantare i meriti dell’approvazione definitiva del progetto oppure le colpe per non aver voluto avviare un’opera d’importanza strategica per la Calabria ed il Paese.