Uva appoggia la proposta di Madeo sul social freezing: «È un’emergenza. Servono strumenti e visione»
Un appello che richiama l’urgenza di politiche di sostegno alla natalità che vadano oltre la retorica, puntando su innovazione, diritti e infrastrutture sanitarie moderne
CORIGLIANO-ROSSANO - In un Mezzogiorno sempre più segnato dal crollo delle nascite, arriva il sostegno convinto del consigliere comunale Tonino Uva alla proposta di legge presentata da Rosellina Madeo, consigliera regionale e presidente del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano, in materia di preservazione della fertilità femminile attraverso il social freezing.
Uva ricorda come il tema della denatalità non sia nuovo nel suo impegno politico. «È da anni – afferma – che porto all’attenzione pubblica il problema del costante calo delle nascite e della totale assenza di politiche strutturate a sostegno della genitorialità. Lo feci già quando a Corigliano-Rossano aprì un centro di primo livello per la procreazione medicalmente assistita, chiuso poi misteriosamente poco dopo. Oggi è tempo di riprendere il filo di quel discorso, con determinazione e visione».
Per Uva, la crisi demografica non può più essere considerata un fatto privato: «La denatalità è una sfida sociale e culturale. Per affrontarla servono strumenti adeguati, coraggio politico e una visione di lungo periodo. La proposta della consigliera regionale Rosellina Madeo va esattamente in questa direzione».
La proposta di legge, come ricordato da Madeo, punta a sostenere l’accesso alla crioconservazione degli ovociti anche attraverso finanziamenti regionali, offrendo alle donne la possibilità di “separare l’orologio biologico da quello socio-economico e professionale”. Una misura che si inserisce in un quadro regionale che appare sempre più critico: secondo gli ultimi dati Istat, nel 2024 in Calabria sono nati appena 12.700 bambini, con un calo del 4,5% rispetto all’anno precedente. Il tasso di natalità è sceso al 6,9 per mille, mentre il tasso di mortalità ha toccato l’11,3 per mille, generando un saldo naturale pesantemente negativo. Le province di Reggio Calabria e Crotone risultano tra le più colpite da questa crisi demografica.
Uva auspica che la proposta Madeo venga discussa e approvata in tempi rapidi, ma aggiunge un ulteriore punto fondamentale: «Non possiamo ignorare la cronica carenza di personale specializzato e di strutture adeguate. La speranza è che, con la nascita del Nuovo Grande Ospedale della Sibaritide, si possa finalmente pensare a un reparto di procreazione medicalmente assistita di terzo livello, capace di dare risposte concrete al crescente bisogno di tante coppie calabresi».
Un appello, quello di Uva, che richiama l’urgenza di politiche di sostegno alla natalità che vadano oltre la retorica, puntando su innovazione, diritti e infrastrutture sanitarie moderne, per affrontare una delle sfide più decisive per il futuro della Calabria e dell’intero Paese.