Pietrapaola dice sì alla nuova provincia della Sibaritide-Pollino
Il sindaco Labonia: «Un passo storico per il futuro del territorio»

PIETRAPAOLA – Trentasei anni dopo il primo sì, Pietrapaola torna a scrivere una pagina di storia di autodeterminazione. Con una nuova delibera, infatti, il Comune rinnova la propria adesione al progetto della nuova Provincia della Sibaritide-Pollino, un sogno antico che oggi diventa ancora più urgente: dare forza e autonomia a un territorio che non si rassegna a restare periferia.
È quanto fa sapere il Sindaco Manuela Labonia, sottolineando come «la nascita della nuova Provincia non sia soltanto un tema di confini o di burocrazia ma – sottolinea - un atto di responsabilità verso i nostri cittadini. Le Province – aggiunge - hanno competenze fondamentali, dalla tutela ambientale alla viabilità, dai trasporti alla valorizzazione dei beni culturali, fino al coordinamento delle attività economiche e alla gestione degli investimenti. Una nuova circoscrizione provinciale – dice il Primo cittadino – significa, pertanto, poter meglio rispondere alle esigenze territoriali, ottimizzare le risorse e rendere più vicina e concreta la presenza delle istituzioni. È questa la vera sfida: trasformare l’autonomia in occasione sviluppo affinché nessuno resti più indietro».
Un percorso lungo ma concreto costruito grazie anche alla collaborazione con l’Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano e del Presidente della Commissione speciale per l’Autonomia locale della Sibaritide-Pollino, Antonio Uva.
«Con la delibera approvata – prosegue la Sindaca –confermiamo una volontà già espressa dal nostro Consiglio comunale nel lontano gennaio 1989, rafforzando il fronte dei 42 comuni che credono in questo progetto in una visione che guarda al futuro».
Intanto, è già stata convocata per domani (martedì 30) la nuova seduta della Commissione consiliare del Comune di Corigliano-Rossano, con all’ordine del giorno la comunicazione ufficiale sugli sviluppi istituzionali.
«Quella della nostra Giunta comunale – conclude Labonia – è una scelta che guarda al futuro nell’ottica anche di un ritorno alle Province allo status quo ante Riforma Del Rio. E quindi con un governo diretto dei territori e soprattutto una partecipazione democratica vera, confortata dal consenso elettorale dei cittadini, per su una governance che conosce i bisogni reali della gente e che può trasformare le nostre ricchezze in opportunità concrete. Insomma, giochiamo solo d’anticipo».