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Emergenza cinghiali, Molinaro (FdI) propone di allungare il periodo di caccia

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CATANZARO - «L'azione di un esercito di selecontrollori è stata finora insufficiente a diminuire la presenza dei cinghiali, che sta determinando in modo esponenziale i danni agli agricoltori calabresi e alla filiera agroalimentare».  

Inizia così la nota stampa del consigliere regionale Molinaro (FdI) che aggiunge: «Infatti, è evidente un marcato abbandono di troppe aree agricole, forestali, produttive e problemi di sicurezza sulle strade e in generale per i cittadini. La presenza incontrollata dei cinghiali non può essere più sottovalutata. Manca ormai una esatta percezione della vastità della presenza degli ungulati, con uno sviluppo incontrollato della fauna selvatica; però è tangibile l'abbandono dei terreni sia quelli per uso domestico che ad uso imprenditoriale e gli agricoltori subiscono una decurtazione di reddito, perché vi sono meno prodotti da raccogliere e da rivendere». 

«Seminare, coltivare non conviene, i cinghiali - chiosa – raccolgono per loro! Cresceranno, dunque, la desertificazione e lo spopolamento nei piccoli centri. Le aree rurali, senza più la necessaria manutenzione garantita dal contadino, producono effetti devastanti sull'ambiente ad esempio con gli incendi». 

«Al di là del piano straordinario occorre – propone Molinaro - attuare decisioni ed azioni a presa rapida come aumentare i giorni di caccia». 

«Oggi in Calabria- riferisce - la caccia al cinghiale è prevista dal primo ottobre al 31 gennaio e per tre giorni a settimana. Sono pochi! Occorre correre subito ai ripari. Da non sottovalutare che ormai i pronunciamenti della suprema Corte di Cassazione impongono alle amministrazioni pubbliche il risarcimento dei danni».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.