3 ore fa:Ex Lpu e Lsu calabresi sul piede di guerra, scenderanno in piazza per rivendicare i loro diritti
48 minuti fa:Il circolo di FdI sugli atti vandalici alla Delegazione Comunale: «Attacco alle istituzioni, non una ragazzata»
1 ora fa:Saracena, il Consiglio Comunale torna a riunirsi: in agenda sicurezza idrica, digitalizzazione e nuove assunzioni
3 ore fa:Vandalismo alla Delegazione Comunale di Corigliano-Rossano, arriva la reazione dell’Amministrazione
2 ore fa:Castrovillari: parte il trasferimento degli uffici dell'ex Tribunale
2 ore fa:Presentata l’offerta didattica dei Parchi Archeologici di Crotone e Sibari per le scuole
4 ore fa:Mandatoriccio accoglierà il nuovo parroco don Pompeo Tedesco
18 minuti fa:Sibari vuole essere solo un bivio o qualcosa di più?
1 ora fa:Crosia, la minoranza sulla Caserma: «Inerzia da parte del Sindaco»
4 ore fa:Anas, completate con successo le prove di carico sul viadotto "Salso" lungo l'A2

Stabilizzazione tirocinanti, l'appello di Borrelli (IdM): «La Calabria non può più voltarsi dall'altra parte»

1 minuti di lettura

ALTOMONTE - Il futuro incerto dei tirocinanti calabresi torna ad animare anche il dibattito politico. Un problema ricorrente è che non vi sono garanzie che i tirocini possano essere trasformati in contratti di lavoro stabili. Da questo presupposto parte l'appello di Vincenzo Borrelli, Coordinatore di zona Italia del Meridione che chiede: «La Calabria non può più voltarsi dall'altra parte. Subito la stabilizzazione dei tirocinanti».

«A tutto c'è un limite. Non si può continuare a fare finta di niente davanti a una vergogna che riguarda decine e decine di Comuni calabresi: centinaia di tirocinanti, utilizzati per anni negli uffici pubblici, vivono ancora oggi nell'ombra della precarietà. Sono lavoratori veri, impiegati ogni giorno in attività fondamentali, ma senza contratto, senza tutele, senza un futuro. È una ferita aperta nel cuore della Calabria. Una ferita che non possiamo più ignorare». 

«Nel mio ruolo di Coordinatore di zona di Italia del Meridione, ma anche come consigliere comunale di Altomonte, ho presentato una richiesta formale per verificare le capacità assunzionali dell'ente, primo passo concreto per dare dignità e stabilità a queste persone. Ma il punto non è solo Altomonte. Il punto è che in tutta la regione esiste un esercito silenzioso di tirocinanti che aspetta una risposta. Una risposta che tarda ad arrivare. E qui entra in gioco la Regione Calabria, che non può più limitarsi a dichiarazioni di principio. Da anni si parla di "storicizzazione", di riconoscimento formale, di percorsi di stabilizzazione, ma la realtà è che nulla di strutturale è stato fatto». 

«La burocrazia continua a calpestare la vita di chi da anni garantisce servizi essenziali. È inaccettabile. Eppure, la normativa lo consente. I Comuni possono attivarsi. Alcuni lo stanno facendo. Molti altri, purtroppo, restano fermi, ostaggio di inerzie politiche e tecnicismi».

«È tempo di cambiare rotta. Italia del Meridione non resterà in silenzio. Continueremo a batterci in ogni sede: nei consigli comunali, nelle piazze, nelle istituzioni regionali. Al fianco dei tirocinanti, perché il loro tempo è scaduto. Hanno già dato. Ora devono ricevere. Il tempo delle attese è finito. È il tempo delle scelte. Scelte che parlano di dignità, di lavoro, di futuro. La Calabria non può più voltarsi dall'altra parte» conclude. 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.