Opposizione Longobucco: «Il sindaco assente per accertamenti sanitari, ma non per foto con fascia tricolore»
«Siamo dispiaciuti per la sua salute, ma questa situazione ha delle conseguenze che ricadono sul funzionamento della macchina amministrativa e soprattutto sull’operato degli organi di indirizzo politico»

LONGOBUCCO - «È risaputo che da un po’ di tempo il Sindaco Pirillo ha dei problemi di salute che gli impediscono di fatto di fare sforzi e sottoporsi ad eccessivo stress. Di questa situazione siamo sinceramente dispiaciuti ed alla sua persona va la nostra piena ed incondizionata vicinanza e solidarietà, oltre all’augurio di ritrovare al più presto una migliore condizione». Così in una nota il gruppo consiliare di opposizione Per la rinascita di Longobucco
«Tale situazione - dicono - ha però delle conseguenze che ricadono sul funzionamento della macchina amministrativa del Comune di Longobucco e soprattutto sull’operato degli organi di indirizzo politico dello stesso Comune. E di questo aspetto siamo fortemente preoccupati in quanto ad una già evidente situazione di stallo politico ed amministrativo si aggiunge questo ulteriore freno alle attività. Longobucco si trova oggi nelle condizioni di fermo totale su tutti i fronti».
«Ci sorprende, d’altronde, come possa il Sindaco recuperare forza e sorrisi quando deve presenziare negli uffici per dare particolari indicazioni ai dirigenti, quando deve partecipare ad eventi con relative foto di rito in piazza o su qualche pulpito vestito sempre e comunque in fascia tricolore».
«Se un Sindaco comunica ufficialmente al proprio Ente l’assenza per accertamenti sanitari per un determinato periodo e poi nello stesso periodo continua a svolgere la funzione di primo cittadino in modo ufficioso negli uffici comunali e anche (indossando la fascia tricolore) in manifestazioni ufficiali la cosa diventa imbarazzante ed offensiva verso le Istituzioni».
«E quindi ci chiediamo e vi chiediamo: quali sono i motivi che inducono il Sindaco a non rispettare una comunicazione ufficiale di assenza per motivi sanitari, da lui stesso protocollata, mancando così di rispetto a se stesso ed all’Istituzione che rappresenta? Perché non delega i suoi assessori o i suoi consiglieri a presenziare agli eventi e negli uffici? Per mancanza di fiducia o perché li ritiene inappropriati al ruolo? Ed infine ci chiediamo: fino a quando i problemi di uno dovranno essere anche i problemi di tutta una comunità?».