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Le Lampare Bjc si scagliano contro «Il capitolato che non c'è»

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CARIATI - «Il Capitolato che non c'è, potrebbe sembrare una parodia della famosa canzone di Bennato, ma in realtà è la nostra definizione per spiegare la gestione dei Servizi di Igiene Urbana nel Comune di Cariati, regolati dal Capitolato Speciale d'Appalto (CSA) e da tutti i suoi allegati». Così in una nota il gruppo consiliare di opposizione, Le Lampare Bjc.

Secondo il gruppo nulla è cambiato rispetto a quanto denunciato l’anno scorso in un comunicato datato 21 marzo 2024. «Anzi, per onor di verità, - dicono - una cosa è cambiata. È cambiato che, adiacente all'Isola Ecologica del Varco, oggi è stata predisposta la postazione dell'elisoccorso; pertanto, tutto l'ammasso di rifiuti che giaceva intorno alle strutture (Campo Sportivo e Isola Ecologica) è stato finalmente bonificato. Solo questo è cambiato».  

Poi chiariscono: «Perché parliamo di Capitolato che non c’è? Perché ancora oggi, l'Isola Ecologica del Varco è chiusa al pubblico, causando disagi alla cittadinanza e alimentando abbandoni diffusi. Perché l'area dell'Isola Ecologica viene utilizzata dall'azienda appaltatrice come sede operativa, mentre questa dovrebbe trovarsi altrove. Senza sede operativa, i lavoratori non hanno spogliatoi e servizi igienici; non esiste autorimessa con annessi magazzini per il ricovero di materiali, automezzi e attrezzature; non esiste un'area di cantiere adeguata né un ufficio con postazione telefonica per il numero verde, una casella email per le comunicazioni, richieste e segnalazioni dell'utenza. Tutto questo, secondo il CSA, dovrebbe essere sanzionato».  

«Perché anche quest'anno, non abbiamo visto i due cassoni scarrabili da 30 mc nelle contrade di Santa Maria e San Cataldo, né il Comune ha sanzionato l'azienda inadempiente. Perché nonostante il servizio sia stato affidato all'azienda appaltatrice il 12 luglio 2023 (Determina n. 336 dell'11/07/2023), dopo quasi due anni non abbiamo visto alcuna campagna di comunicazione, né alcuna sanzione ovviamente. Perché in tutto questo tempo, non abbiamo mai visto ben visibile, su nessun mezzo utilizzato per la gestione del servizio, il logo del Comune di Cariati e il numero verde. Non sappiamo nemmeno quante e quali verifiche il Comune abbia fatto per accertarsi che i mezzi siano conformi al CSA, ma soprattutto se siano realmente presenti nella sede operativa dell'azienda (che però non c'è)».  

«Perché lo spazzamento delle strade centrali è carente e nelle zone periferiche praticamente inesistente. I cittadini di Santa Maria ci dicono che, per lo spazzamento, ormai confidano solo nel vento di tramontana. Neanche la spazzatrice meccanica, la scorsa stagione estiva, ha mai transitato sulle nostre strade, ma anche questo non è sanzionato. Perché sul territorio comunale non è stata attivata la distribuzione delle attrezzature necessarie (mastelli per le utenze domestiche e contenitori carrellati per grandi condomini e utenze non domestiche, ecc.) per il normale andamento della raccolta differenziata, pregiudicando così il monitoraggio dei conferimenti e la premialità all'utenza. Sarà sanzionato?».

«Perché per le strade del Comune di Cariati non sono stati posizionati i contenitori per gli indumenti usati e, nelle aree portuali e dell'ospedale, non sono stati disposti i contenitori/container previsti dal Capitolato. Perché gli obiettivi del 75% di raccolta differenziata sono una chimera: il Comune di Cariati è fermo al 59,64% (dato ISPRA - Catasto Nazionale dei Rifiuti 2023)».  

«Perché le mini isole ecologiche informatizzate ancora non funzionano, nonostante questa estate sarà la terza in cui la città è guidata da Cataldo Minò & Compagnia Bella. Perché il Comune ancora non ha attivato l'Ufficio per l'Esecuzione del Contratto (UEC), competente per la vigilanza e il controllo sull'esecuzione dell'appalto, né ha nominato il Direttore di Esecuzione del Contratto (DEC). Perché il ritiro domestico dei rifiuti ingombranti e RAEE è paragonabile alle liste d'attesa per una visita sanitaria: circa tre mesi per avere l'appuntamento. Pazzesco».  

«Pensiamo che non basti, seppur arrancando, riuscire quotidianamente a garantire il ritiro dei sacchetti a domicilio: non è questo il modo in cui il servizio dovrebbe essere gestito, oltretutto il più costoso in assoluto per le casse comunali. Abbiamo più volte richiesto agli uffici competenti e al Sindaco di far rispettare il CSA, ma poco viene fatto. Sembra però che, per il Comune di Cariati, i Capitolati d'Appalto siano carta straccia: succede nell'ambito dei Servizi di Igiene Urbana, nei servizi di riscossione dei tributi, nella pulizia delle spiagge e in tutti i servizi caparbiamente esternalizzati».  

«Pensiamo – concludono - che i consiglieri comunali debbano vigilare sull'amministrazione della cosa pubblica, ma il ruolo di controllo e sanzione appartiene prima agli amministratori e poi alla magistratura. Sarebbe, quindi, il caso che qualcuno si alzi dalla comoda poltrona ed eserciti il suo ruolo. Lo faccia per il bene pubblico».  

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.