«La stabilizzazione dei Tis non può essere a carico dei Comuni»
La sindaca di Crosia, Aiello, boccia accordo tra sindacati e Regione: «Così si compromette l'equilibrio di bilancio. Occorre impegno economico concreto di Regione e Governo nazionale»

CROSIA – «Siamo in prima linea affinché i tirocinanti di inclusione sociale escano dal precariato, ma la loro stabilizzazione non può essere delegata alla volontà e soprattutto alla forza economica dei comuni».
Così la sindaca Maria Teresa Aiello in merito all'accordo tra sindacati e Regione Calabria che demanderebbe appunto la stabilizzazione dei tirocinanti alle forze dei singoli enti stridendo profondamente con le condizioni economiche di molti comuni, alcuni - esattamente come Crosia - in situazione di dissesto.
«Urge allora l'apertura di un tavolo di confronto serio che coinvolga tutte le parti perché solo in tal modo – sottolinea la prima cittadina – potremo risolvere realmente la questione alla radice individuando fondi adeguati e soluzioni legislative strutturali. La stabilizzazione dei Tis, processo sacrosanto al quale queste figure professionali hanno diritto, non può essere scaricata sulle spalle dei singoli comuni ma deve passare per l'impegno concreto del Governo regionale e di quello nazionale».
«Pertanto - dichiara Aiello – stiamo già lavorando con altri sindaci per aprire un tavolo di confronto che porti ad una reale soluzione della questione e non a un rimpallo delle responsabilità».
«È anche fondamentale – aggiunge – che il processo di stabilizzazione tenga conto del merito e dei reali fabbisogni organizzativi per non compromettere il principio di equità rispetto ad altri lavoratori part-timegià impiegati presso Enti comunali e che attendono da anni che venga loro riconosciuto un contratto a tempo pieno».