L'assessore cassanese Mungo contro le mistificazioni da campagna elettorale
«Durante il periodo elettorale tutto è poco concreto e molto parolaio, è soprattutto una voga verbale così invadente e ossessiva da mantenere qualsiasi confronto e dibattito a livelli insopportabili di infantilismo»

CASSANO JONIO - «Appena si avvicinano le elezioni amministrative, inizia il giochino dei soliti noti, ormai, vecchio e superato, cambiano i personaggi ma la trama no. Ogni giorno leggiamo gli stessi retroscena. Retaggio di un passato trascorso furiosamente a denunciare complotti, dossieraggi e campagne diffamatorie mirati a colpire qualsiasi cosa abbia a che fare con il "Potere Politico", con Cassano e i Cassanesi».
Così in una nota l’assessore cassanese Antonino Mungo che aggiunge: «Cambiano i personaggi, tra "rivoluzionari gentili" e "menti cambianti", ma le strategie no, si sollevano "Gossip" sotto forma di "inchieste" e problemi derivanti da una vulgata figlia a volte di mistificazioni e luoghi comuni e altre volte di una narrativa autolesionista e disonesta fatta circolare ad arte, pur di affermare che a Cassano le "cose non vanno" colpa di una Amministrazione narcisista e disattenta. A farne le spese come sempre è l'immagine stessa di Cassano e dei Cassanesi».
«Il "Gossip", paroletta che vuole rendere leggera la brutalità della maldicenza e rendere carina la liquidazione della discrezione, è diventato uno strumento estorsivo sulla vita politica e personale. Perché il fango mira alla tua sfera più intima. Ti costringe a difenderti da ciò che non è né colpa né crimine, ma solo intoccabili adempimenti istituzionali, ordinaria amministrazione o tracce di vita privata nella sfera politica».
«Basta la perdita d'acqua da una fontana pubblica, dettata dalla disattenzione di un manutentore che dimentica un rubinetto aperto, la partecipazione di un Sindaco a celebrazioni/pellegrinaggi religiosi, per scatenare le fantasie più recondite degli imbonitori politici dal buonismo astratto ma dalla spietatezza concreta, provocazioni di finti buon temponi al limite del freak show, per screditare ogni azione o risultato politico».
«Ancora una volta – va avanti - non è stata persa occasione da una certa parte politica, tra militanti, fans ed alcuni esponenti, di travisare, a proprio piacimento, anche il contenuto di un comunicato pubblicato dai Parroci della Chiesa di Cassano (che dimenticano di aver ceduto luoghi simbolo per organizzare iniziative elettorali), denunciare vicinanze amichevoli di una manciata di dipendenti su 178 nuove assunzioni (77 stabilizzazione, concorsi pubblici per 50 nuove assunzioni, più una concorso pubblico destinato agli orfani vittime di mafia) non è dettato da leggi di probabilità ma da tattiche strategiche. Ancora una volta a gridare allo scandalo è il falso buonismo e diventa spunto per articoli giornalistici strumentali, di propaganda, create non per chiarire le idee, ma per sollevare polveroni e aumentare la confusione».
«È vero che la cultura democratica è responsabile di velleità, esagerazioni, melensaggini ed astrazioni tali da suscitare reazioni e comportamenti negativi. Come è vero che durante il periodo elettorale tutto è poco concreto e molto parolaio, è soprattutto una voga verbale così invadente e ossessiva da mantenere qualsiasi confronto e dibattito a livelli insopportabili di infantilismo».
«Strategia di screditamento degli avversari, propaganda e strumentalizzazioni e che non rendono, né ai cittadini, né al dibattito politico, alcun servizio, la macchina del fango diventa un meccanismo persecutorio che non mira solo a distruggere un avversario, ma che rischia di scardinare ogni possibile patto di fiducia all'interno di questo Comunità».
«Eppure, in questi ultimi cinque anni, - prosegue Mungo - siamo stati abituati al silenzio tombale che sui banchi dell'opposizione ha aleggiato nel Consiglio Comunale, per poi assistere all'esplosione, puntualmente nel periodo elettorale, dei medesimi personaggi con slogan e modalità d'espressione che curano più l'aspetto esteriore che del concreto, illazioni false e maliziose su presunte inadempienze da parte dell'avversario politico, che restano vuote, incapaci di risolvere i problemi».
«È il momento – conclude - di cambiare narrazione, Cassano ha la necessità di vero cambiamento, non di avventure, di una politica reale fatta di soluzioni e non di slogan, di una politica fatta di esperienza e non di improvvisazione, di continuità amministrativa e non di discontinuità, di proseguire, con elementi di innovazione e determinazione lungo il cammino tracciato dall'amministrazione uscente, mantenendo la stabilità e l'efficienza dei servizi per i cittadini. Proseguire, sul solco dell'amministrazione uscente, con lo stesso spirito di servizio e attenzione verso i cittadini, continuare a operare con trasparenza, efficienza e vicinanza ai bisogni della comunità, rassicurare tutti che i progetti in corso (per circa 20 milioni di euro) proseguiranno senza interruzioni, garantendo puntualità nei pagamenti dei lavori in corso e garantire un futuro stabile e prospero per la nostra città».
«Cassano, il 25 e il 26 Maggio 2025, ha la necessità di continuare nel solco della vera "rivoluzione", del vero "cambiamento” già in atto».