Ferrovia jonica, al via realizzazione di 14 sottostazioni elettriche. Rapani: «Portiamo qui treni veloci»
Il senatore di Fratelli d'Italia, attentissimo sull'opera di ammodernamento della dorsale ferroviaria orientale, ha effettuato l'ennesimo sopralluogo sui cantieri: «Ho voluto verificare sul campo come procedono i lavori»

CORIGLIANO-ROSSANO - L'elettrificazione della dorsale ionica entra nel vivo con un focus particolare sulle sottostazioni elettriche, veri e propri "cuori pulsanti" che alimenteranno la futura flotta di treni, inclusi i tanto attesi Freccia. Il senatore Ernesto Rapani ha effettuato un sopralluogo al cantiere, constatando di persona l'avanzamento dei lavori realizzati da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) con la direzione di Italferr (Gruppo FS), un intervento strategico con una scadenza improrogabile fissata dal PNRR a giugno 2026.
L'attenzione del parlamentare si è concentrata in modo significativo sull'installazione delle 11 sottostazioni elettriche previste lungo le tratte Sibari-Crotone e Crotone-Catanzaro Lido. Queste infrastrutture, otto per la Sibari-Crotone (circa 112 km) e tre per la Crotone-Catanzaro Lido (58 km), rappresentano un elemento cruciale per garantire l'alimentazione necessaria ai moderni treni elettrici che rivoluzioneranno la mobilità nella regione.
«Ho voluto verificare sul campo come sta procedendo la realizzazione di queste centrali di energia – ha dichiarato il senatore Rapani – perché senza un'infrastruttura elettrica efficiente non sarà possibile raggiungere l'obiettivo di far circolare i treni elettrici ad alta velocità entro i tempi stabiliti dal PNRR. I margini di flessibilità sono minimi, e ogni fase, in particolare quella relativa alle sottostazioni, deve essere monitorata con la massima attenzione».
Il progetto complessivo, del valore di 438 milioni di euro, in parte finanziato con fondi del PNRR, non si limita alla sola realizzazione delle sottostazioni. Parallelamente, si stanno portando avanti interventi infrastrutturali significativi che riguardano binari, ponti e stazioni. Lungo la tratta sono già in corso le operazioni di installazione dei trefoli di guardia, propedeutiche all'attivazione della linea aerea di contatto, e le attività di bonifica e cantierizzazione, con i lavori che hanno già raggiunto Strongoli.
Un altro aspetto cruciale monitorato dal senatore Rapani riguarda i passaggi a livello. Quattro su cinque hanno già ottenuto le necessarie autorizzazioni, e a breve saranno bandite le gare per l'aggiudicazione degli interventi volti alla loro eliminazione o messa in sicurezza, un passaggio fondamentale per rendere la linea pienamente operativa per l'alta velocità.
Parallelamente, procede speditamente il completamento dell'implementazione della tecnologia ERTMS (European Rail Traffic Management System) su 172 km di tratta. Questo sistema all'avanguardia, lo stesso in uso sulle linee Alta Velocità italiane, garantirà maggiore regolarità e sicurezza nella circolazione dei futuri treni elettrici.
«L'obiettivo di completare l'elettrificazione entro giugno 2026 e di vedere circolare i treni elettrici nel secondo semestre dello stesso anno è ambizioso ma realistico, grazie alla collaborazione sinergica con RFI, Italferr e l'azienda esecutrice», ha sottolineato Rapani. Il completamento di questa infrastruttura aprirà la strada all'attivazione di collegamenti rapidi, con la speranza di vedere presto le Frecce sfrecciare lungo la Sibari-Crotone, offrendo un accesso più agevole anche all'aeroporto di Crotone per i residenti dell'Alto Ionio.
Il senatore Rapani ha assicurato che continuerà a seguire personalmente l'andamento dei lavori, con l'obiettivo primario di garantire il rispetto dei tempi e la qualità degli interventi, consapevole dell'importanza cruciale di questo progetto per il futuro della mobilità ferroviaria in Calabria.