Sviluppo piano spiaggia a Cassano, Avena: «Una lunga stagione di promesse non mantenute»
Il candidato a Sindaco di Articolo Ventuno contesta Papasso: «Se volesse essere trasparente dovrebbe fornire un resoconto dettagliato delle somme di denaro spese dalle sue amministrazioni per incarichi conclusi nel nulla e per piani mai approvati»

CASSANO JONIO - «Con il recente chiarimento degli ultimi giorni sul piano spiaggia, quello che ormai possiamo definire l'ex sindaco Papasso ha perso una buona occasione per tacere». Sono queste le parole del candidato a Sindaco del Comune di Cassano Jonio di Articolo Ventuno, Antonello Avena, intervenuto sulla questione tramite una nota.
«Come era entrato nel lontano 2012 accompagnato da promesse e bugie, su tutte la negazione dell'anatra zoppa, generando solo confusione nell'elettorato, - dice - oggi esce di scena continuando con lo stesso stile ingannevole che lo ha contraddistinto per questi lunghi dodici anni».
«Leggendo le sue dichiarazioni, si potrebbe erroneamente pensare di trovarsi davanti a un'amministrazione diligente ed efficiente, impegnata contro la burocrazia per portare finalmente all'approvazione il piano spiaggia. La realtà dei fatti è però ben diversa, e le sue affermazioni riguardano soltanto l'ultima esperienza amministrativa, omettendo tutto ciò che è accaduto in precedenza e che racconta una storia ben diversa fatta di sprechi, ritardi e scelte sbagliate».
«Dal suo primo insediamento, Papasso, - prosegue Avena - ha costantemente affidato incarichi di consulenza professionale che, più volte, si sono risolti in un nulla di fatto. Decine e decine di migliaia di euro di denaro pubblico sono stati spesi senza alcun risultato tangibile. Addirittura, secondo quanto riportato dagli operatori del settore, in una delle sue precedenti amministrazioni si era arrivati a predisporre un piano spiaggia che sembrava non rispecchiare neppure il litorale sibarita, tanto era scollegato dalla realtà territoriale».
«Se davvero l'ex sindaco volesse essere trasparente e onesto con i cittadini e con gli imprenditori turistici di Cassano, dovrebbe fornire un resoconto dettagliato e pubblico delle somme di denaro spese dalle sue amministrazioni per incarichi conclusi nel nulla e per piani mai approvati. Non bastano dichiarazioni generiche o post autocelebrativi: servono dati, documenti e responsabilità chiare».
«La verità è che la nostra costa, sin dagli anni '80, ha beneficiato della lungimiranza degli imprenditori privati – e non della politica – che hanno saputo valorizzare autonomamente il litorale e avviare la nascita dei primi villaggi turistici e dei primi stabilimenti balneari. Furono scelte coraggiose, fatte appunto in totale assenza di una visione amministrativa capace di accompagnare e sostenere quei processi di sviluppo. Infatti, per oltre quarant'anni, la politica locale ha continuato a discutere senza giungere all'approvazione definitiva del piano spiaggia, uno strumento urbanistico basilare per qualunque Comune che si affaccia sul mare. Uno strumento che rappresenta l'ABC della programmazione territoriale, ma che qui è sempre rimasto nel cassetto, ostaggio di giochini di potere e tatticismi.
«La classe politica che si è succeduta alla guida della città (di cui Papasso ha rappresentato la magna pars, dapprima con le amministrazioni Frasca ed oggi con le sue) non ha mai voluto realmente approvare questo strumento, preferendo mantenere gli imprenditori balneari in una condizione di perenne precarietà. In questo modo, ogni atto amministrativo è stato presentato come una "concessione speciale", da capitalizzare strategicamente in prossimità del voto. Una logica che ha soffocato le energie migliori, alimentato il clientelismo e impedito una vera pianificazione di lungo periodo e migliori servizi per i turisti».
«Noi invece – spiega - vogliamo lavorare per offrire certezze e porre fine al clientelismo che soffoca la città. Vogliamo rompere questo meccanismo perverso e aprire una nuova stagione, fatta di regole certe, rispetto istituzionale e visione strategica. Chiunque scelga di investire sul nostro territorio – al mare, in montagna o nel centro storico – deve poter contare su una prospettiva solida e trasparente. L'imprenditore privato con un'iniziativa imprenditoriale deve sapere con chiarezza dove andrà a parare non soltanto nell'arco di un anno, ma nel prossimo decennio».
«È nostro obiettivo – conclude - fornire queste certezze, che vadano oltre le persone e i colori politici. Perché solo così possiamo costruire una comunità libera, moderna e capace di guardare al futuro con fiducia».