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Il gruppo di minoranza di Villapiana contesta gestione e conduzione dei consigli comunali

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VILLAPIANA - «Non è più tollerabile quanto sta accadendo nei consigli comunali di questa attuale legislatura, nonostante la consapevolezza di quanto accadeva nei consigli passati, che sebbene si tramutavano spesso in discussioni forti, mai hanno fatto venir meno il rispetto dei principi democratici. La contestazione appare doverosa sia a tutela del rispetto del ruolo istituzionale e della sua sede, sia a tutela e rispetto verso la cittadinanza». Così il gruppo di minoranza del Comune di Villapiana che in una lunga nota  contesta «in maniera forte e convinta» le modalità di gestione e conduzione dei consigli comunali sinora tenutisi.

«Stiamo assistendo, a più riprese, - dicono - ad un crollo della dignità della sede istituzionale oltre che alla violazione delle norme poste a fondamento del regolamento comunale. L'attività che dovrebbe essere indirizzata al corretto funzionamento dell'istituzione e che dovrebbe essere garantita dalla figura del Presidente del Consiglio – figura, lo ricordiamo, del tutto neutrale ed ispirata a principi di assoluta imparzialità e correttezza, quale un "primus inter pares" - è spesso compromessa».

«Si sa che lo scontro in consiglio comunale può portare a contrasti caratterizzati da toni polemici e anche asprezza di linguaggio, ma nonostante gli esigui numeri di consigli comunali svolti in questa legislatura, troppo spesso sono stati superati i limiti consentiti alla dialettica politica. Non siamo certo dei novellini, ed in passato, spesso ci siamo ritrovati in consigli comunali accesi, ma un conto è il ricorso a termini pungenti di disapprovazione, a parole severamente critiche, altro è  dimenticarsi del contesto istituzionale».

«Spesso - vanno avanti -  in queste sedute abbiamo assistito ad urla inconcludenti, per sovrastare la voce dei colleghi, da parte di amministratori che dovrebbero, per contro, dare il buon esempio. Spesso abbiamo assistito ad interventi animati del pubblico, anche con espressioni offensive, di fronte alle quali il presidente del consiglio, che dovrebbe essere figura terza, di maggior tutela dell'intera aula, non proferisce parola alcuna. Spesso abbiamo assistito anche ad interlocuzioni dirette con il pubblico da parte del vicesindaco che si permette al contempo di redarguire la minoranza, sol perché si rivolge lo sguardo verso i presenti».

«Siamo arrivati addirittura al punto di dover sopportare le ingerenze dei parenti a difesa dei propri congiunti, chi su argomenti del passato chi su argomenti attuali, inibendo concretamente l'espletamento delle funzioni che ci sono state assegnate. E a questo, si aggiunga addirittura la difficoltà fisica di poter uscire dall'aula al termine dei lavori del consiglio comunale scorso, circostanza nota a tutti! A nulla possono valere le uscite sui giornali, se poi si consentono atteggiamenti che hanno superato il limite di tollerabilità, più che evidente a coloro i quali decidono, o in presenza o da casa, di seguire i lavori. A nulla possono valere le uscite sui giornali, se poi si consente ad un sindaco, alla sua giunta e ai consiglieri di maggioranza di uscire con un manifesto politico, utilizzando lo stemma del comune, l'intestazione Comune di Villapiana e a firma di tutta l'amministrazione comunale, in totale spregio alle norme comunali».

«La mistificazione del confronto politico e amministrativo è divenuto inaccettabile, i toni utilizzati sono divenuti inaccettabili, l'intervento offensivo del pubblico senza che si intervenga per impedirlo è divenuto inaccettabile, così come è divenuto inaccettabile l'atteggiamento di alcuni consiglieri di maggioranza che assumono solo e soltanto una veste inquisitoria e per i quali è addirittura fastidioso ascoltare gli interventi della minoranza, sollecitando il Sindaco a chiudere le discussioni. Una evidente contraddittorietà di comportamento!».
 
«È per questo che alla seduta del 7 aprile scorso, in segno di rispetto del nostro ruolo e di coloro i quali credono nel nostro operato e ci hanno dato fiducia, non abbiamo partecipato ai lavori del consiglio, avendo deciso di esercitare il nostro ruolo con tutti gli altri mezzi a disposizione, dal momento che in questa sede è divenuto impossibile farlo. Il consiglio comunale non è un palco da campagna elettorale. Resteremo sempre vigili e attenti e onoreremo il mandato affidatoci dai cittadini, forti dell'esperienza maturata nel tempo».
 
«Al Sindaco rispondiamo: la desolazione risiede solo e soltanto nel non aver avuto l'onestà intellettuale di riconoscere il lavoro svolto nel passato e i suoi frutti. Non si può di certo negare questo! Villapiana è stata beneficiaria di oltre 20 milioni di euro e tutti i cantieri in essere oggi sul nostro territorio insieme alle opere già svolte sono il frutto del nostro lavoro che rivendichiamo con orgoglio. Di cosa dovremmo vergognarci? Di questo? Concentratevi su quello che volete realizzare e ditelo a chi ha riposto in voi la fiducia, perché la risonanza effimera che deriva dallo screditare il compagno di banco è una strategia che dura poco e ed è già passato quasi un anno dal vostro insediamento.  Tic tac... Tempus fugit».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.