Tari, a Paludi «arriva il salasso deciso dal Sindaco e dalla sua maggioranza»
Il gruppo politico "L'alternativa per Paludi": «I cittadini si vedranno aumentare del 20% a contratto e saranno costretti a pagare la scelta compiuta da Baldino nell’affidare ad una ditta esterna la raccolta dei rifiuti solidi urbani»

PALUDI - «Per la Tari 2025, i cittadini di Paludi si vedranno aumentare del 20% a contratto la tariffa per lo
smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Così ha deciso il sindaco Baldino e la sua maggioranza durante la
seduta del Consiglio comunale del 05 marzo 2025. Una seduta in cui il male minore è certamente
rappresentato dal seggio vuoto assegnato al nostro gruppo politico “L’alternativa per Paludi”, rimasto tale
perché dopo le dimissioni rassegnate dal nostro consigliere eletto, gli uffici comunali non hanno provveduto
alla convocazione del primo dei candidati al Consiglio non eletti».
Inizia così la nota stampa del gruppo politico “L’alternativa per Paludi”, che così continua: «L’aumento di 75.000 euro dei costi per la gestione dei rifiuti rappresenta ovviamente il male maggiore per la nostra comunità. Infatti i cittadini di Paludi, residenti ed iscritti AIRE, saranno costretti a pagare nel 2025 la scelta compiuta dal Sindaco Baldino e dalla sua maggioranza nell’affidare ad una ditta esterna la raccolta dei rifiuti solidi urbani».
«Una scelta che evidentemente non ha tenuto in debito conto la qualità del servizio della nettezza urbana gestito direttamente dal Comune, il calo demografico che attanaglia Paludi da decenni, le condizioni economiche delle famiglie paludesi e il periodo di crisi vissuto dall’interno sistema Italia. Noi de “L’alternativa per Paludi”, riteniamo che erano possibili altri tipi di scelte, pur mantenendo la raccolta dei rifiuti a diretta
gestione comunale».
«In primis, si poteva chiedere ai cittadini un leggero aumento della tariffa TARI per ammortizzare negli anni l’acquisto di un nuovo compattatore. Secondo, si poteva pensare, come scritto nel nostro programma elettorale, di contrarre un mutuo per l’acquisto di una compostiera comunale con il doppio beneficio di risparmiare i costi dovuti allo smaltimento in discarica e con l’utilizzo/vendita del compost prodotto. Infine, se proprio la gestione dei rifiuti doveva finire all’esterno, si poteva pensare di condividere il servizio di nettezza urbana contattando i Comuni limitrofi di pari dimensione e caratteristiche, vale a dire Cropalati e Caloveto, per avere un maggior peso contrattuale in sede di appalto con una ditta contraente e per una migliore ripartizione dei costi del servizio».
«Ed invece, niente di tutto questo. Dopo 9 mesi di immobilità, a parte l’approvazione illegittima del bilancio di previsione 2025/2027, a suon di maggioranza ecco un’altra decisione partorita da Baldino e soci, a riprova dell’errore compiuto dai cittadini alla tornata elettorale del luglio 2024. Noi del gruppo “L’alternativa per Paludi” crediamo che queste scelte dannose per la nostra comunità non siano finite qui. Ce ne saranno, purtroppo, tante altre sempre a spese dei cittadini; ecco perché difenderemo con le unghie e con i denti gli interessi della nostra comunità».