Giovanni Papasso scrive alla rete ferroviaria italiana
Il primo cittadino di Cassano si rivolge alla RFI in merito alla lunetta di Sibari, ribadendo la sua contrarietà

CASSANO JONIO - Il Sindaco Giovanni Papasso ha scritto a Rete Ferroviaria Italiana Spa Sede di Roma, Rfi – Direzione operativa infrastrutture territoriale Regionale e Italferr Spa in merito alla Lunetta di Sibari ribadendo la contrarietà all'opera e chiedendo lo spostamento in altra sede per mitigare l'impatto paesaggistico-ambientale che danneggerebbe in primis Sibari.
«Ho già rappresentato – esordisce la missiva partita dal gabinetto del primo cittadino – l'inopportunità della realizzazione dell'opera Lunetta di Sibari nel sito individuato poiché sarebbe di gravissimo impatto paesaggistico-ambientale, la previsione di realizzare due viadotti ferroviari costituiti da campate sorrette da invasivi piloni in pieno centro abitato, che lambiscono le abitazioni, gli edifici scolastici e gli impianti sportivi presenti, deturperanno irrimediabilmente il centro abitato e, più in generale, l'immagine del territorio. Mi duole constatare che nella fase propedeutica e preliminare, il sottoscritto e l'Amministrazione Comunale, mai siamo stati interessati da alcuno al fine di esprimere e rilasciare un parere, non già sulla realizzazione dell'opera, bensì sull'individuazione del sito. Giova sul punto ricordare che il Comune di Cassano All'Ionio non era presente, in quanto non invitato a partecipare, al Tavolo Tecnico che ha avuto come obiettivo la comunicazione circa l'esito delle valutazioni preliminari svolte da RFI in merito alle esigenze trasmesse dalla Regione Calabria con nota del 7 giugno 2021».
Papasso segnala come, solo in una fase avanzata, l'amministrazione comunale e l'ente in generale siano stati coinvolti nella conferenza di servizi convocata da Rfi, in cui è stato espresso assoluto parere negativo, sia per il tramite del competente ufficio tecnico comunale e sia come organo politico istituzionale.
«Nel corso di questi anni di sindacatura – insiste la missiva – ho dimostrato di essere riformista, non mi è mai appartenuta la cultura del NO, per tale ragione ritengo che il collegamento Tirreno-Ionio vada realizzato senza però far perdere il ruolo e la centralità alla storica stazione di Sibari e di conseguenza al Comune di Cassano All'Ionio e al territorio dell'Alto-Ionio Cosentino". Il sito individuato per la realizzazione dell'opera, per come più volte evidenziato dall'amministrazione cassanese, è sbagliatissimo, si darebbe vita ad uno scempio e rappresenterebbe un colpo al cuore per tutte le attività e le famiglie che insistono nelle vicinanze. Oltretutto la sopraelevata contrasta enormemente con i lavori che RFI sta eseguendo sul territorio comunale di Sibari, nelle immediate vicinanze dell'opera proposta (meno di 100 m), con la realizzazione di due sottopassi interrati. Difatti, a suo tempo, dinanzi alla proposta dei cittadini che ai sottopassi avrebbero preferito la realizzazione di cavalcavia sopraelevati, anche per ridurre i costi e i tempi di esecuzione, i dirigenti delle ferrovie, nonostante i maggiori costi, espressero contrarietà proprio per l'impatto ambientale che si sarebbe determinato».
«Alla luce di quanto descritto – chiude la comunicazione di Papasso – chiedo di ridiscutere e valutare altri siti che meglio si prestano alla realizzazione dell'opera., come Sindaco di questa comunità ho il dovere di ribadire, ancora una volta, la contrarietà mia e quella della popolazione di Sibari».