Anche Acri si unisce alla proposta di Provincia Sibaritide-Pollino. Uva: «Passo verso nuova governance territoriale»
Il futuro di questo progetto dipende dalla partecipazione attiva di tutti i comuni e dalla capacità di superare le sfide amministrative e politiche: «La strada è ancora lunga, ma questo passo in avanti alimenta un cauto ottimismo»

CORIGLIANO-ROSSANO – Anche Comune di Acri ha ufficialmente aderito alla proposta di istituzione della Provincia della Sibaritide-Pollino. Con 10 voti favorevoli e 6 astensioni, il Consiglio Comunale ha approvato la delibera, aprendo di fatto una vertenza importante su quella che potrebbe essere una nuova governance territoriale della Calabria. La decisione, motivata dalla necessità di rafforzare i legami con l'area ionica e valorizzare le risorse locali, rappresenta un punto chiave nel dibattito politico regionale.
La vicinanza geografica a Corigliano-Rossano e la volontà di sfruttare sinergie tra mare e montagna, come sottolineato dal Sindaco Pino Capalbo, sono state elementi determinanti. Capalbo ha infatti dichiarato che «Acri deve guardare allo Jonio, anche perché confinante con Corigliano-Rossano. La sinergia tra mare, montagna e sviluppo turistico rappresenta un’opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire. Inoltre, gran parte delle attività degli acresi sono collocate proprio in quell’area».
Il Presidente della Commissione Consiliare per l’istituzione della nuova Provincia, Antonio Uva, dal canto suo, ha espresso grande soddisfazione per l’adesione di Acri, definendola «un passaggio cruciale verso la realizzazione di un ente intermedio in grado di coordinare efficacemente le politiche di sviluppo».
Uva ha inoltre rivolto i complimenti al Sindaco Capalbo per il successo dell’iniziativa in Consiglio, auspicando che altri comuni seguano l’esempio di Acri. «L’istituzione della Provincia della Sibaritide-Pollino rappresenta un’opportunità unica per valorizzare un territorio ricco di risorse naturali, storiche e culturali» ha affermato Uva. «Con un’area che conterebbe oltre i 3.000 km² e una popolazione di oltre 200.000 abitanti - ha aggunto - il nuovo ente si prospetta come un polo di sviluppo capace di migliorare la gestione dei servizi, la viabilità e le infrastrutture, creando le condizioni per uno sviluppo sostenibile e duraturo».
La ripresa dei lavori della Sibari-Sila è un altro punto cruciale del progetto, vista la sua importanza strategica per migliorare i collegamenti tra aree interne e costa ionica. L'adesione di oltre 42 comuni dal 1989 ad oggi dimostra la solidità e la persistenza di questa proposta nel tempo. L'iniziativa, che unisce storia, cultura ed economia, mira a garantire maggiore rappresentanza e sviluppo economico all'intera regione.