Crosia, l'opposizione tuona: «Aiello sta cancellando il nido comunale. Il nuovo bando è abominevole»
Prevista la settimana corta e «la formulazione del nuovo contratto non garantirebbe con chiarezza la conferma di tutto il personale. Chiediamo con urgenza la revisione di un bando indecoroso»
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CROSIA – «Nido comunale, il sindaco Aiello ci riprova. Dopo il licenziamento in tronco e senza motivo, l'estate scorsa, di due operatrici della struttura, poi riabilitate solo grazie ad una sentenza inequivocabile del Giudice del Lavoro del Tribunale di Castrovillari; il primo cittadino ci riprova e questa volta mette nel mirino bambini e famiglie. È pronta, infatti, la razionalizzazione del Nido la Chiocciola con una riduzione degli orari quotidiani e con la totale cancellazione del servizio al sabato. Prosegue l'opera di distruzione totale di servizi e presidi messi in piedi dal Governo Russo, che in questi anni avevano portato Crosia a diventare punto di riferimento sul territorio. Vergogna!».
È quanto denunciano con forza i consiglieri comunali di Forza Italia, Francesco Russo, Gemma Cavallo e Graziella Guido, portando alla luce «l'ennesima azione cervellotica e priva di senso messa in piedi da un primo cittadino che è sempre più avvezzo a compiere scelte impopolari».
«Il fatto è questo. C'è la ferma volontà da parte del Sindaco, che pare si rifugi a Cariati ogni qualvolta deve assumere una decisione, di prevedere nel nuovo capitolato d'appalto del nuovo bando, per l'affidamento del Nido comunale, la settimana corta. Quindi il sabato la struttura rimarrebbe chiusa mettendo in difficoltà tante famiglie che fanno affidamento sui servizi de La Chiocciola per poter lavorare. Una scelta assurda e senza senso che si sta adottando senza alcun confronto con le famiglie. Già, perché per il sindaco così come per i suoi avi, le persone sono tali prima delle elezioni, subito dopo diventano numeri invisibili».
«Inoltre – ricordano ancora i Consiglieri comunali di Forza Italia - si starebbe studiando a tavolino un'altra mossa per penalizzare il personale che lavora nel nido. La formulazione del nuovo contratto, infatti, non garantirebbe con chiarezza la conferma di tutto il personale, inclusi coloro che, pur avendo maturato il diritto, sono stati precedentemente allontanati e hanno dovuto ricorrere alle vie legali per ottenere giustizia. La possibilità per l'azienda di "Motivare la scelta nel Piano di Assorbimento" lascia spazio a possibili cavilli che potrebbero essere utilizzati per eludere la clausola sociale e non confermare tutto il personale, anche a fronte di sentenze favorevoli ai lavoratori. Vergogna!»
«Chiediamo, allora, con urgenza, la revisione di un bando indecoroso. Che lo si rediga insieme agli uffici e non nella ormai classica formula solitaria. Inoltre, chiediamo che si apra un confronto con i genitori per comprendere appieno le esigenze delle famiglie e giungere, così, a soluzioni condivise. Perché – ribadiscono i consiglieri lanciando un messaggio diretto al sindaco - per amministrare ci vuole cuore, umanità. Non c'è alcuna giustificazione che regge di fronte alle esigenze e al benessere dei più piccoli. Continuare a fare mistificazione e campagne denigratorie contro gli avversari anche facendo leva su questioni delicate come quella del Nido comunale, rende tutta la misura della meschinità in cui si svolge l'azione politica dell'attuale gestione comunale».
«Sono passati poco più di sei mesi – concludono Francesco Russo, Gemma Cavallo e Graziella Guido - e già questa città non vi vuole più; anzi, siete voi stessi che avete iniziato quel macabro rituale di sciacalli e avvoltoi che vi porterà all'autoestinzione. Crosia non meritava questo!».