Ad Acquaformosa l’emergenza idrica dura da mesi «e l'Amministrazione pensa al folklore»
L'attacco del gruppo consiliare di opposizione: «L'acqua non è potabile da ottobre. Mentre i cittadini vivono una crisi che mette a rischio la loro salute, l’amministrazione sembra dedicarsi ad attività lontane dalle reali esigenze della comunità»
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ACQUAFORMOSA - Ad Acquaformosa l’emergenza idrica dura ormai da mesi. A denunciarlo è il gruppo consiliare d'opposizione, che così scrive: «Acquaformosa un nome che evoca freschezza e pulizia, si trova attualmente a vivere una crisi idrica senza precedenti. Dal 14 ottobre dello scorso anno l’ordinanza sindacale n. 34/2024 ha reso l’acqua del proprio territorio non potabile, costringendo gli abitanti a fare i conti con un’emergenza che dura ormai da oltre quattro mesi. Sono esattamente 130 giorni in cui le famiglie non possono bere l'acqua direttamente dai rubinetti, una situazione inaccettabile per una comunità che merita attenzione e risposte».
«Le analisi condotte dall’Asp di Cosenza - spiegano - hanno evidenziato la non rispondenza dell'acqua ai parametri di legge, creando un grave allarme per la salute pubblica. In un'epoca in cui la sicurezza alimentare e igienico-sanitaria dovrebbe essere una priorità indiscutibile, i residenti di Acquaformosa
sono costretti a rifornirsi di acqua minerale, gravando ulteriormente sulle loro già precarie finanze. Le
spese per l'acquisto di bottiglie d’acqua si accumulano, rendendo la quotidianità insostenibile per
molte famiglie, in particolare per quelle a reddito più basso».
«Ciò che ha reso questa crisi ancora più angosciante - attaccano - è l’assoluto silenzio dell’amministrazione comunale. Dopo quattro mesi, i cittadini chiedono a gran voce risposte e soluzioni, ma dall’ente locale non è arrivata alcuna informazione su come e quando si prevede di ripristinare la potabilità dell’acqua. Nessuna comunicazione ufficiale ha chiarito le misure adottate per affrontare questa emergenza: un silenzio assordante che alimenta solo l’ansia e il malcontento della comunità. Il contrasto è evidente: mentre i cittadini vivono una crisi che mette a rischio la loro salute, l’amministrazione sembra dedicarsi ad attività lontane dalle reali esigenze della comunità, come l’organizzazione di eventi folkloristici e festicciole. Questa disconnessione tra l’amministrazione e la realtà dei cittadini è inaccettabile e insopportabile» concludono.
(fonte Gazzetta del Sud)