11 ore fa:Vergogna tra i boschi di Corigliano: discarica abusiva e fontana storica rotta
9 ore fa:Continua a calare il prezzo dell'olio, Coldiretti: «Speculazioni machiavellicamente pilotate. Servono subito controlli»
10 ore fa:La Calabria delle Radici, a Castrovillari taglio del nastro per un "museo nel museo"
12 ore fa:Violenza allo stadio, confermati i Daspo per 8 tifosi della Rossanese
11 ore fa:Educazione al gusto, a Caloveto il "Ranu Rattatu" va a ruba
8 ore fa:Giacomo Triglia firma il video promozionale "È Sybaris – Terre di Luce" del Gal Sibaritide
8 ore fa:La Vignetta dell'Eco
10 ore fa:I bambini del Magnolia di Co-Ro celebrano la Giornata Internazionale della Pace
6 ore fa:Consegna del basco e del fregio ai nuovi guastatori dell’Esercito a Castrovillari
9 ore fa:Omaggio all'artista Mimmo Rotella, a vent'anni dalla sua scomparsa

Centrale Mercure, Rapani: «Bene ha fatto il Governo Meloni a sospendere provvedimento Regione Calabria»

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Il senatore Ernesto Rapani ha richiesto con fermezza la sospensione dell'efficacia del provvedimento approvato dal Consiglio regionale della Calabria, che impone la riduzione della potenza della centrale a biomasse del Mercure. «È necessario attendere il pronunciamento della Corte Costituzionale prima di adottare misure che potrebbero compromettere gravemente l'economia locale e mettere a rischio centinaia di posti di lavoro», ha dichiarato il senatore. La centrale del Mercure rappresenta una risorsa fondamentale per il territorio. Tra occupati diretti e indotto, sono circa 1500 le unità lavorative coinvolte nel processo produttivo. La sua operatività è garantita da un protocollo d'intesa sottoscritto da azienda, comuni, regioni Calabria e Basilicata, e organizzazioni sindacali, volto a incentivare la partecipazione delle PMI e dei consorzi locali.

«Bene ha fatto il Governo Meloni a impugnare la norma contenuta nella legge Omnibus, ritenendola in contrasto con la normativa statale ed europea. Il provvedimento, osserva Rapani, viola i principi fondamentali di diritto, introducendo una retroattività impropria che regolamenta una struttura già realizzata e autorizzata, sottoponendo di fatto a rischi l’erario in chiave di risarcimento. Rapani ha sottolineato l’inadeguatezza di una misura che non disciplina il presente o il futuro, ma pretende di ridimensionare retroattivamente un impianto già pienamente operativo. «È impensabile adottare un approccio che mette a rischio un modello di sviluppo sostenibile e consolidato, soprattutto in una regione già afflitta da alti tassi di disoccupazione», ha aggiunto.

Secondo il senatore, il provvedimento comporterebbe inevitabilmente un risarcimento milionario da parte della Regione nei confronti della società che gestisce l'impianto (Sorgenia), con conseguenze devastanti per le finanze pubbliche. «Non possiamo permetterci di sacrificare un'infrastruttura che contribuisce in maniera significativa alla transizione energetica e allo sviluppo delle imprese locali», ha ribadito Rapani. L'impianto, che utilizza biomasse per la produzione di energia pulita, si inserisce in una strategia nazionale per fare del Sud Italia un hub energetico di importanza strategica. Penalizzarlo, secondo Rapani, significherebbe non solo tradire questa visione, ma anche compromettere la creazione di nuovi posti di lavoro e il supporto alle PMI del territorio proprio mentre il Governo Meloni continua a varare misure a favore delle imprese del Sud.

Il senatore ha quindi chiesto al Consiglio regionale di fermarsi e riflettere: «Una decisione di tale portata non può essere presa senza un approfondimento serio e senza attendere il parere della Corte Costituzionale. Serve responsabilità per evitare di mettere in ginocchio l'economia di un'intera area». «Qualora la Corte dovesse dare torto alla Regione Calabria, la Sorgenia potrebbe avviare un giudizio per risarcimento danni, un’ipotesi più che plausibile», avverte il senatore. Rispondendo alle ipotesi di divisioni interne al centrodestra sulla gestione del caso, Rapani smentisce qualsiasi spaccatura. «Di fronte a un provvedimento legislativo non ci può essere nessun tipo di divisione. Il centrodestra ha dimostrato compattezza in Consiglio regionale approvando la misura a maggioranza senza problemi», afferma. Tuttavia, il senatore riconosce che le criticità emerse successivamente richiedono un'attenta riflessione da parte delle istituzioni. «Oggi, di fronte ai problemi evidenziati, è normale regolarsi di conseguenza e prenderne atto», conclude Rapani, auspicando una gestione responsabile e condivisa della vicenda. La richiesta al Presidente della Regione Calabria è chiara: prevenire il rischio di un contenzioso oneroso, che potrebbe avere pesanti conseguenze economiche per il bilancio regionale.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.