«Tornare in Calabria per le festività natalizie è un "lusso" per pochissimi»
Scutellà (M5s) si scaglia contro l'aumento dei prezzi dei trasporti e presenta un'interrogazione al ministro Salvini: «I cittadini calabresi hanno il diritto di tornare a casa»
ROMA - «L’indagine predisposta dalla Federconsumatori Calabria conferma chiaramente come i cittadini calabresi vengono trattati da cittadini di serie B e devono sempre subire ingiustizie e disparità di trattamento rispetto a tutto il resto della Penisola».
Lo dichiara la deputata Elisa Scutellà, capogruppo M5S in Commissione Politiche Ue
«Sconcertante come il costo dei biglietti dei treni per arrivare in Calabria durante il periodo natalizio, da agosto 2024, ha registrato un abnorme aumento fino al 96,66% con tempistiche – come per la tratta Torino-Reggio Calabria in Intercity – che, addirittura, arrivano a superare le venti ore di viaggio: un’odissea. Stiamo parlando di persone che rientrano dai propri
cari, di lavoratori che per motivi di lavoro vivono lontani dalle loro famiglie per mesi e mesi, di tantissimi studenti che vivono il sacrificio di affrontare gli studi da soli e lontani dai loro genitori, oppure persone che devono recarsi in Calabria per qualsiasi altro motivo, anche turistico».
«Ovviamente, questo “lusso” è permesso a quei pochissimi che possono permetterselo. Ma come glielo spiega a suo figlio un genitore, che già affronta pesanti sacrifici per università ed affitto, che quest’anno i soldi dei biglietti sono elevatissimi e che non può economicamente mandargli i soldi per fare i biglietti? Per questo ho presentato immediatamente una interrogazione al ministro Salvini affinché intervenga il prima possibile anche per i
cittadini calabresi» conclude.