I Giovani Democratici di Corigliano Rossano festeggiano i primi due anni
Il gruppo, dopo qualche mese di coordinamento, ha ufficializzato il circolo con il congresso cittadino che ha visto l’elezione a segretario di Giulio Quero
CORIGLIANO-ROSSANO - Ieri si è aperto un nuovo capitolo della scena politica di Corigliano-Rossano: i Giovani Democratici, dopo un coordinamento di qualche mese, ufficializzano il circolo con il congresso cittadino, che vede l’elezione a segretario di Giulio Quero.
«Siamo felici - annunciano tramite una nota - di ricordare questo giorno come il principio di un lavoro concreto, disinteressato e propositivo, che ci ha visti coinvolti fino ad ora e che ci vedrà proiettati verso un futuro ricco di sfide, lavoro e voglia di fare. Sono state tante le iniziative promosse: banchetti informativi, feste dell’unità, attività tematiche varie (salute mentale, università, lavoro, pace, legalità), dibattiti nelle scuole, rete dei volontari, campagna elettorale a sostegno di Flavio Stasi. Lo spirito che ci ha sempre animati e continuerà a farlo è quello di mettercela tutta per la crescita del nostro territorio, è necessario mettere tutte le nostre abilità a disposizione della città. Il nostro percorso è una palestra di politica e di vita. La politica giovanile è fondamentale per formare cittadini consapevoli, che siano in grado di decidere con la propria testa, sciogliendosi da ogni logica opportunistica e individualista».
«Il nostro augurio è che tanti altri giovani possano continuare ad avvicinarsi al movimento, come una seria alternativa al vento di centro destra. I Giovani Democratici ci sono e continueranno a lavorare per tutto questo. Nel menzionare l’importanza di questa giornata, che ha coinciso con quella contro la violenza sulle donne richiamiamo in particolare una frase dal post del nostro sindaco, che rappresenta perfettamente il nostro pensiero qualcuno, ultimamente, vorrebbe addirittura fare passi indietro sui diritti delle donne, bollando le discussioni di quel tempo come teorie da salotto. Tipico pragmatismo sulla pelle degli altri.” Non restiamo indifferenti, ma combattiamo concretamente!».