Randagismo a Schiavonea, Straface: «Una grave emergenza di sicurezza pubblica che necessita di un intervento immediato»
La consigliera comunale e regionale chiede che venga immediatamente convocato un tavolo che coinvolga tutte le autorità competenti ed i soggetti responsabili
CORIGLIANO-ROSSANO – «È più che evidente che le proporzioni del fenomeno del randagismo che si registrano a Schiavonea, particolarmente nella zona prossima al Palmeto, non rappresentano più soltanto una questione di decoro, ma una grave emergenza di sicurezza pubblica che necessita di un intervento immediato».
È quanto denuncia la consigliera comunale e regionale Pasqualina Straface, presidente della terza commissione sanità del Consiglio Regionale chiedendo che venga immediatamente convocato un tavolo che coinvolga tutte le autorità competenti ed i soggetti responsabili: il Comune che, in quanto proprietario, deve monitorare e controllare la popolazione di cani randagi sul territorio; il dottore Achille Straticò dell’Unità Operativa complessa Sanità Animale dell’Asp di Cosenza e la direzione del Distretto dell’Unità Operativa Semplice di Corigliano guidata dal dottore Luigi Muraca.
«Non può essere normale imbattersi al mattino presto ed in tutte le ore del giorno e della sera in un branco di 20-25 cani. Raccogliamo quotidianamente le segnalazioni di residenti, turisti ed attività commerciali preoccupati ed allarmati dal fatto che in più di un’occasione questi cani, anche di taglia grande, hanno manifestato comportamenti aggressivi tra di loro. Sicuramente attratti dai rifiuti depositati nei pressi delle utenze domestiche e commerciali, i randagi sono diventati un pericolo concreto; sicuramente un motivo di preoccupazione che non può essere sminuito o sottovalutato».
«È fondamentale che venga trovata una soluzione urgente e sostenibile, prevedendo anche il successivo coinvolgimento delle associazioni che operano sul territorio e che possono offrire un contributo prezioso per la gestione e il controllo del fenomeno a beneficio tanto dei residenti che del benessere di questi animali».