Opposizione Co-Ro: «Rimozione Lo Moro imposta dall'Autorità Nazionale Anticorruzione»
«Il sindaco non ha detto che esso non è frutto di una sua scelta, ma è stato imposto dall’Autorità Nazionale in materia. Per trasparenza il Primo Cittadino avrebbe dovuto comunicare al Consiglio Comunale e così alla Città, l’intervento dell’ANAC»
CORIGLIANO-ROSSANO – «Con il provvedimento di rimozione di Paolo Lo Moro da responsabile dell’Anticorruzione e della trasparenza, il Sindaco Flavio Stasi ha commesso un falso per omissione. Non ha detto, cioè, che esso non è frutto di una sua scelta, ma è stato imposto dall’Autorità Nazionale in materia. Per trasparenza il Primo Cittadino avrebbe dovuto comunicare al Consiglio Comunale e così alla Città, l’intervento dell’ANAC». È quanto ribadisce il gruppo consiliare di opposizione sottolineando che «il vertice dello Stato in materia di anticorruzione si è occupato del Comune per rimuovere pericolose ingerenze di Lo Moro nella gestione dei concorsi per Dirigente e per censurare la permanenza in postazioni delicate di chi, come il Segretario Generale, è sottoposto a processo penale per gravi reati; processo presso il Tribunale di Castrovillari dal quale egli fugge, per come emerge dai reiterati rinvii».
«Fin dall’avvio delle indagini, e ancor più dopo che alcuni coimputati hanno patteggiato la pena, rivelando comunque l’esistenza di zone d’ombra nell’amministrazione dell’Ente, - si legge più avanti - il Sindaco avrebbe dovuto assumere serie misure cautelari e non solo cautelari. D’altra parte, poiché il Segretario non è legato al Comune da un rapporto organico che intrattiene invece con il Ministero dell’Interno, non si capisce perché Stasi non abbia attivato il procedimento di sostituzione, attingendo dall’apposito Albo. Dopo la reprimenda dell’ANAC, è assolutamente necessario che Lo Moro in ogni caso non si occupi più di personale».
«La contestata sua posizione di incompatibilità con l’indizione dei concorsi rende, peraltro, quei bandi viziati alla radice e, comunque, fonte di dubbi sulla trasparenza ed imparzialità, dando voce alle illazioni su un loro preconfezionamento su misura per qualcuno. Ecco perché - dichiarano i consiglieri di opposizione - i concorsi vanno annullati e riavviati su nuove basi ed in condizione di assoluta garanzia di imparzialità. L’ingombrante figura del Segretario Lo Moro si staglia su ogni aspetto della vita dell’Ente, come la pesante ingerenza nella gestione finanziaria, attenzionata e denunciata in apposito esposto alle autorità competenti, ma che soprattutto rischia di procurare gravi ed irreversibili danni al Bilancio comunale».
«Ecco perché l’atto di Stasi – oltre che intempestivo – è anche inadeguato. E questa sua permanente ritrosia anche alla luce di quanto accaduto, - concludono - fa pensare all’esistenza di inconfessabili legami tra i due, finalizzati a condizionare l’azione amministrativa e fondamentali decisioni del Comune in ogni materia di sua competenza».