Dopo le comunali la Regione è sparita dai radar. J’accuse di Stasi: «Occhiuto si è disinteressato»
Dalla questione dell'Alta Velocità al silenzio sulle infrastrutture legate alla mobilità, fino all'annosa questione sul futuro della centrale Enel. «Le istituzioni devono sedersi ad un tavolo e trovare soluzioni ai problemi»
CORIGLIANO-ROSSANO – Le vertenze del territorio continuano a tenere banco e ad animare il dibattito di questi giorni. Una su tutte l’Alta Velocità. Sul tema è intervenuto di recente anche il sindaco, Flavio Stasi, che ha ribadito la necessità di insistere e battere i pugni per difendere il diritto alla mobilità, anche in virtù dei recenti disagi riscontati dagli utenti proprio lungo la tratta ferroviaria jonica.
«Si discute, sì, di Alta Velocità – ha osservato Stasi durante un’intervista rilasciata alla nostra testata - ma continua a risultare una questione secondaria. Questa valutazione, a mio avviso, non è vera perché credo che l’alta velocità rappresenti l’investimento più importante per lo sviluppo della regione. Tutto è passato da quella famosa revisione del tracciato fatta, secondo quanto affermano le istituzioni, da RFI e, sinceramente, non riesco ad accettare che delle decisioni politiche di tale rilevanza possano essere appannaggio di RFI. RFI può dare suggerimenti e sottolineare criticità, il resto sono scelte che deve fare la politica».
Poi una sferzata alla classe dirigente: «Mi stupisce che alcune istituzioni, così presenti laddove non hanno competenza, spariscano su questioni rilevanti e di loro pertinenza, soprattutto quando intuiscono che non toccheranno palla. Non mi sembra di aver sentito alcun intervento da parte di nessuno della regione Calabria o di nessuno dei parlamentari calabresi eppure, notizia di qualche giorno fa, c’è stato un finanziamento che non ha minimante sfiorato la Calabria».
«È un tema – precisa - che non riguarda gli schieramenti politici ma i calabresi e, nello specifico, alcune aree della regione che iniziano ad intravedere finalmente un riscatto e uno sviluppo e che fremono per diventare utenza, però nessuno ne vuole parlare seriamente. L’impressione è che alcuni settori, in particolare le infrastrutture legate ai trasporti, siano abbandonate a sé stesse. Ben vengano i lavori per terminare l’elettrificazione ma c’è stata disattenzione, e a me che sono sindaco di una sola delle città coinvolte sono già arrivate decine di segnalazione legate ai disservizi su questa tratta».
L’impressione è che, dopo una campagna elettorale popolata dalla massiccia presenza del numero uno della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, l’attenzione della stessa verso il nostro territorio si sia notevolmente ridotta. Un atteggiamento defilato che non fa ben sperare. «Si sono disinteressati provando a non sporcarsi più le mani. La campagna elettorale è finita, adesso le istituzioni devono sedersi ad un tavolo per trovare soluzioni ai problemi. È quello che è stato fatto fino a prima delle elezioni e credo debba essere fatto anche adesso».
L’argomento si è poi spostato sulla centrale Enel e sul suo destino, anche alla luce degli interventi di dismissione delle ciminiere. «Il comune – ha dichiarato Stasi - sta continuando a tastare il terreno per qualsiasi forma di investimento sostenibile su quel sito, così com’era stato fatto con l’idrogeno che aveva messo d’accordo tutti. È chiaro che il piano di dismissione delle ciminiere è un risultato e, purtroppo, non era scontato. Stiamo pensando anche ad un utilizzo diverso della sala macchine valutando più ipotesi».
«È ovvio – ha aggiunto - che servirà la disponibilità, anche economica, di Enel. Purtroppo la nuova strategia messa in campo dal nuovo amministratore delegato sembra non voler più insistere su determinati vettori energetici, ma sembra volersi concentrare esclusivamente su altre fonti di produzioni che, con molta modestia, penso faranno retrocedere l’Italia, la quale si ritroverà nuovamente indietro su idrogeno e altri fonti rinnovabili. In ogni caso, non si potrà far finta che questo sito non esista e spero che il futuro veda Enel partecipe, con la speranza di poter inserire il nostro sito in questa nuova strategia che – lo ricordiamo - mira solo agli investimenti e agli obiettivi finanziari».