Sanità e mobilità, Graziano e De Nisi (Azione): «Stop a tagli scellerati»
«Le scelte del Governo Meloni sul finanziamento ZES continuano a penalizzare la Calabria. Tutto il Meridione, e in particolare la Calabria, ha bisogno sia di una Sanità efficiente che di una mobilità moderna»
CATANZARO - «Continuiamo a condannare con forza l'insensata politica antimeridionalista del Governo Meloni: è inaccettabile che si dica di volere investire nel Sud mentre si sottraggono risorse vitali alla Calabria. La nostra regione non deve essere vittima di giochi di prestigio finanziari che ci lasciano sempre più isolati e privi di diritti fondamentali».
Queste le parole di Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano, rispettivamente Segretario e Presidente di Azione Calabria, intervenendo rispetto ai recenti sviluppi riguardanti le politiche di bilancio del Governo nazionale. Come riportato anche da diversi organi di stampa, a fronte di un apparente raddoppio della dotazione finanziaria per le Zone Economiche Speciali (ZES), destinate a favorire il Sud, il Governo Meloni ha simultaneamente fatto tagli drastici su settori cruciali per la Calabria, quali la Sanità e la Mobilità.
«La decisione di tagliare fondi dal Fondo complementare nazionale del PNRR e dal Fondo perequativo infrastrutturale – sottolineano ancora i due dirigenti regionale del partito di Calenda - appare come un chiaro atto di disinteresse nei confronti delle vere esigenze del Meridione. Non possiamo accettare, dopo l'assurda scelta di acconsentire al disegno secessionista della Lega approvando la Riforma sul Regionalismo differenziato, che soldi messi in gioco per infrastrutture cruciali vengano deviati rispetto alla loro destinazione, minando il futuro dell'alta velocità calabrese e aggravando ulteriormente le difficoltà economiche e sociali della nostra regione».
«Riteniamo che la ZES, da sola, - aggiungono - rappresenti una soluzione miope se non accompagnata dal rafforzamento dei servizi essenziali. Sanità e mobilità sono pilastri fondamentali per lo sviluppo socioeconomico della Calabria: senza di essi, la possibilità di attrarre investimenti significativi e migliorare la qualità della vita dei cittadini rimarrà solo un sogno irrealizzabile. Al contrario, non si può pensare di far sviluppare il Sud, consentendogli di raggiungere l'obiettivo convergenza, senza dare un sostegno straordinario all'impresa. Insomma, tutto il Meridione, e in particolare la Calabria, ha bisogno sia di una Sanità efficiente e di una mobilità moderna, quanto di uno shock sotto il profilo economico produttivo e industriale. Senza compromessi e senza l'inclusione di una cosa a discapito dell'altra. Ribadiamo con vigore la nostra richiesta al Governo di riconsiderare queste scelte – concludono Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano - riaffermando l'impegno verso politiche che realmente supportino il Sud e non le sue mere apparenze».