Crisi idrica a Trebisacce, Aurelio chiede all’Amministrazione piena trasparenza sulle azioni intraprese
Il consigliere comunale di opposizione ha presentato un’interrogazione per ottenere chiarimenti sulle strategie, gli interventi infrastrutturali e le misure operative messe in atto per contrastare la situazione emergenziale
TREBISACCE - In risposta alla perdurante crisi idrica che sta affliggendo il territorio comunale, il Consigliere di Minoranza Antonio Aurelio ha presentato un’interrogazione a risposta orale rivolta al Sindaco e all'Assessore competente. L’interrogazione mira a ottenere chiarimenti dettagliati sulle strategie, gli interventi infrastrutturali e le misure operative messe in atto dall'Amministrazione per contrastare la situazione emergenziale, nonché sulle azioni programmate per garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche.
«La carenza idrica rappresenta una delle emergenze ambientali e infrastrutturali più critiche per la nostra comunità, con implicazioni significative sulla qualità della vita, sulla produttività agricola e sulle attività economiche locali» ha dichiarato il Consigliere Aurelio.
«È imperativo adottare un approccio sistematico e scientifico per il potenziamento delle infrastrutture idriche, con particolare attenzione all'innovazione tecnologica e alla sostenibilità».
L’interrogazione solleva questioni chiave, tra cui: 1. Le misure di emergenza già adottate dall’Amministrazione per mitigare la crisi idrica, con una richiesta di valutazione dei risultati ottenuti in termini di efficacia operativa e riduzione del deficit idrico. 2. La quantificazione economica dettagliata delle somme spese sostenute. 3. Le strategie a medio e lungo termine per il miglioramento del sistema di accumulo e distribuzione idrica, comprendendo: La progettazione e costruzione di serbatoi di emergenza per incrementare la capacità di stoccaggio e fronteggiare le punte di domanda. 4. Interventi di ammodernamento della rete idrica esistente, con particolare riferimento all’adozione di materiali innovativi (come polietilene ad alta densità o ghisa sferoidale) per la sostituzione delle condotte obsolete e alla riduzione delle perdite attraverso l’implementazione di tecniche di monitoraggio avanzate, quali sensori acustici e sistemi di rilevazione a flusso continuo. L'introduzione di sistemi di approvvigionamento alternativi e sostenibili, come pozzi artesiani.
5. L'adozione di soluzioni tecnologiche avanzate per la gestione delle risorse idriche. Tempi di attuazione previsti per ciascun intervento e le fonti di finanziamento dedicate, con particolare attenzione alla possibilità di accesso a fondi regionali, statali ed europei per il supporto delle infrastrutture idriche e delle tecnologie innovative. 7. I controlli qualitativi effettuati sugli interventi realizzati, con richiesta di verifica della corrispondenza tra le spese sostenute e l’effettiva realizzazione dei lavori, nonché della conformità agli standard di qualità e sicurezza previsti dalla normativa vigente. 8. Le strategie di lungo periodo per la sicurezza idrica del territorio, considerando gli scenari derivanti dai cambiamenti climatici, con particolare focus sulla resilienza delle infrastrutture idriche e sulle misure di adattamento agli eventi climatici estremi.
«La gestione dell’acqua deve essere affrontata con un approccio scientifico e tecnologico, integrando la pianificazione strategica con l'innovazione infrastrutturale e gestionale - ha proseguito Aurelio- Chiediamo all’Amministrazione una piena trasparenza sulle azioni intraprese e un coinvolgimento attivo della comunità attraverso una comunicazione chiara e tempestiva. Solo con una gestione coordinata e integrata delle risorse potremo affrontare efficacemente le sfide attuali e future».