Chiusura nefrologia, Stasi: «Ennesimo disastro targato Graziano-Occhiuto»
Affondo del primo cittadino dì Corigliano-Rossano «Necessario chiudere questa stagione imbarazzante»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Dopo l'annichilimento della Pneumologia, che stava offrendo al territorio un servizio importantissimo e necessario, effettivamente ci si poteva aspettare di tutto, ma che la totale inadeguatezza del binomio Graziano-Occhiuto arrivasse a mettere in discussione un reparto sub-intensivo come quello di Nefrologia, sinceramente, va oltre ogni più misera immaginazione». Inizia con attacco al vetriolo la nota stampa del primo cittadino diCorigliano-Rossano che ha commentato una triste notizia per l’intero territorio: «Ho atteso delle smentite rispetto a questo atto scellerato, smentite che tuttavia non sono arrivate come non arrivarono per lo svuotamento indegno della Pneumologia. La conversione di un reparto sub-intensivo in 4 posti dedicati nella medicina generale non è soltanto un insulto ai pazienti, ai cittadini, ai professionisti ed al territorio, ma risponde anche alle solite dinamiche di potere interne all'Azienda Sanitaria che nulla hanno a che vedere con la salute dei cittadini e che ci stanno consegnando una sanità totalmente devastata: altro che livelli essenziali di prestazione».
Stasi non si tira indietro: «Evito volutamente di calcare ulteriormente la mano su chi ha tentato di fare campagna elettorale sfruttando le proprie posizioni di potere all'interno della Regione Calabria proprio nell'ambito sanitario: ormai è chiaro che si tratti di figure totalmente prive di ogni autorevolezza ed autonomia, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. La barzelletta che questo disastro sia frutto delle gestioni precedenti è ormai insostenibile: il centrodestra governa la ragione ininterrottamente da quattro anni e l'attuale Direttore Generale ASP era stato scelto dal Commissario ad Acta, Occhiuto, come Commissario dell'Azienda Sanitaria, pertanto in perfetta continuità politica ed amministrativa. A chi ogni tanto, senza conoscerne evidentemente le funzioni, tira fuori il ruolo di Presidente della Conferenza dei Sindaci, che i colleghi sindaci della provincia mi hanno dato l'onore e l'onere di ricoprire, ricordo che è l'Azienda sanitaria che avrebbe dovuto consultare il Consiglio della Conferenza per ogni atto programmatorio, dovere a cui è venuta sistematicamente meno: questa è una delle tante enormi responsabilità dell'attuale "sgoverno" sanitario».
Il diktat del sindaco è perentorio: «Direi che la pazienza è terminata. Questo "provvedimento" non può essere accettato e sarà osteggiato in tutte le sedi e con tutti i mezzi a disposizione, dalle istituzioni e dalla comunità. Credo sia inoltre improrogabile che l'ex Commissario ed attuale direttore generale dell'ASP si dimetta alla luce dei disastri conclamati che la sua gestione, in concomitanza con l'attuale maggioranza politica regionale, sta provocando nella sanità ed in particolar modo sul territorio che avrebbe dovuto difendere e valorizzare».