Pappaterra boccia la legge spacca Italia: «Subito una mobilitazione per l'abolizione»
Il Sindaco di Mormanno è preoccupato per i risvolti "spacca Italia" che la legge approvata dal parlamento possa avere sui cittadini del Sud: «Le nostre paure, soprattutto sulla sanità stanno diventando un concreto incubo»
MORMANNO - «Serviva più confronto e meno strategia d'appartenenza politica per offrire all'Italia e ai cittadini una vera legge di riforma, che andasse incontro ai bisogni e alle istanze del Paese. Invece l'approvazione della Legge sull'autonomia differenziata è stata l'esempio di come il centro destra (non tutto per fortuna) la butti in caciara e più che pensare al bene comune, pensa al bene elettorale della Lega Nord. Invece che pensare alle sfide future dell'Italia si è pensato - come ladri di notte - di portare a casa il bottino elettorale che forse servirà a qualche politico del nord ma non ai cittadini».
È durissimo il commento di Paolo Pappaterra, Sindaco di Mormanno, rispetto all'approvazione anche alla Camera del disegno di legge Calderoli voluto dal Governo. «Un grande obbrobrio da cancellare subito. Per questo come istituzioni del Paese, noi sindaci del Sud siamo pronti alla mobilitazione per cancellare questa vergogna che spacca l'Italia. Ci prepariamo alla raccolta firme per arrivare quanto prima al referendum abrogativo di questa legge ingiusta che non costruisce nulla di buono soprattutto per i cittadini del Sud».
«L'unica nota positiva di questo agguato politico è il voto contrario, oltre che quello delle opposizioni e del Partito Democratico in particolare, dei parlamentari calabresi azzurri che registro come grande senso di responsabilità rispetto a quei requisiti minimi che già avevamo chiesto in passato almeno rispetto ai livelli essenziali di prestazione (LEP)».
«Le nostre paure, soprattutto sulla sanità stanno diventando un concreto incubo - aggiunge il Sindaco di Mormanno - come farà un cittadino delle nostre comunità ad affrontare i viaggi della speranza in cerca di una sanità efficiente, rivolgendosi ai centri di eccellenza del nord Italia? Mentre prima le spese erano coperte dal sistema sanitario regionale, ora potrebbe non essere più così e dunque gravare sulle tasche dei nostri ammalati che cercano, lontano da casa, cure e diritto alla salute. È questo il Paese che vuole la destra? Dove esistono cittadini di serie A e quelli di serie B. Questa non è l'Italia dei nostri padri costituenti e neppure la nostra, per questo come Sindaco sono pronto a dare man forte al movimento democratico di contrapposizione a questa legge insieme a tanti miei colleghi di tutta la Calabria e delle altre regioni del Sud».
«Serve però - è questa è un'altra delle cose che dovremo essere pronti a fare politicamente - molta più consapevolezza dei cittadini che dovranno essere al nostro fianco in questa battaglia di civiltà e unità. Ora non è più tempo di chiacchiere, ma di azione. La Legge è già approvata e non serve perdere tempo. Bisogna da subito sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni contrarie a questo scellerato disegno di legge perchè ci ci attivi per restituire dignità ai cittadini italiani, senza distinzione di territorio».