Elezione diretta del premier e abolizione dei senatori a vita: approvato Ddl costituzionale al Senato
Rapani: «Questa riforma rappresenta un passo fondamentale verso una democrazia più trasparente e rappresentativa. Il prossimo passo obbligato è la modifica della legge elettorale»
ROMA - Il Senato della Repubblica ha approvato il disegno di legge costituzionale che mira a riformare profondamente il sistema istituzionale italiano. Le modifiche proposte, sostenute dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, e dal Ministro per le Riforme Istituzionali, Alberti Casellati, puntano a «stabilizzare il governo e migliorare la rappresentatività politica del paese».
«Una delle modifiche più significative - si legge nella nota - è l'introduzione dell'elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri. In base alla nuova legge, il Presidente del Consiglio sarà eletto direttamente dai cittadini durante le elezioni per le Camere. Questo cambiamento mira a rafforzare la legittimità del capo del governo e ad aumentare la coesione all'interno della maggioranza parlamentare. Il disegno di legge è passato con una maggioranza confortevole al Senato».
«L'elezione diretta del Presidente del Consiglio segna la fine dei governi tecnici imposti dalle segrete stanze, in aperta violazione della volontà espressa dal popolo attraverso il voto e le elezioni», ha affermato il Senatore Ernesto Rapani. Questa riforma rappresenta un passo fondamentale verso una democrazia più trasparente e rappresentativa. Il prossimo passo obbligato è la modifica della legge elettorale».
«Basta al voto disgiunto, che ha permesso per troppo tempo manovre politiche lesive degli interessi dei cittadini. È giunto il momento di garantire che i rappresentanti eletti siano effettivamente rispondenti alla volontà popolare, senza interferenze e compromessi che compromettono la fiducia nel sistema democratico» osserva il parlamentare.
Altro punto è l’abolizione dei senatori a vita: «L'abolizione dei senatori a vita rappresenta una decisione necessaria e coraggiosa per rafforzare la democrazia e ridurre i privilegi anacronistici all'interno del nostro sistema legislativo. Eliminare la figura dei senatori a vita è un passo fondamentale verso una rappresentanza parlamentare più equa e democratica. La nomina a senatore a vita era spesso basata su criteri discutibili e non democratici, e non rispecchiava l'attuale pluralismo della società italiana. Questa riforma aiuterà a garantire che tutti i rappresentanti parlamentari siano eletti direttamente dal popolo, rendendo il nostro sistema legislativo più trasparente e responsabile. È un passo importante per ristabilire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche e assicurare che il governo sia veramente rappresentativo della volontà popolare. Questa riforma offre la possibilità di eleggere il capo del governo direttamente, ponendo fine alle decisioni prese a porte chiuse e senza il consenso degli elettori.»