2 ore fa:«Addio BH? Lavoreremo ancora più speditamente per una pianificazione strategica del porto»
3 ore fa:Più di 37 milioni destinati a interventi sulla rete ferroviaria della Calabria
1 ora fa:Caloveto, si può ancora richiedere di poter usufruire dello Scuolabus
1 ora fa:Anche l'Alto Jonio irraggiungibile via treno: pendolari in rivolta si appellano al Presidente Occhiuto
29 minuti fa:Crosia, don Giuseppe presenta la “Scuola di preghiera parrocchiale”
2 ore fa:Riparte il percorso del PSA della Sibaritide: «Ora lo portiamo a compimento!»
59 minuti fa:Castrovillari, al Teatro Sybaris in scena lo spettacolo “Pezzo a pezzo – Suggestioni da Lydia Davis”
3 ore fa:Pronto Soccorso Castrovillari, sedia a rotelle riparata con un tubo da catetere. «Sanità alla deriva»
4 ore fa:La Scuola di Scacchi Co-Ro alle finali dei "Campionati italiani a squadre under 18"
4 ore fa:Frane, all’Unical creata la macchina che riesce a prevenirle

Consorzi di bonifica, Tavernise (M5S): «Ancora niente Tfr per i lavoratori in pensione»

2 minuti di lettura

CATANZARO - Il Consigliere Regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise, interviene sulla questione relativa al mancato pagamento del Tfr ai pensionati dle Consorzio di Bonifica.

«Quali iniziative - dichiara nella nota - si intendono assumere per garantire i diritti dei dipendenti degli undici Consorzi di bonifica soppressi andati in pensione, assicurando che da parte del Consorzio di Bonifica della Calabria o dalle gestioni liquidatorie degli undici ex Consorzi di bonifica ci sia nei confronti dei medesimi lavoratori la corresponsione del trattamento di fine rapporto in tempi ragionevoli e giusti, per come la legge prevede? Questa la domanda alla base dell'interrogazione che ho inoltrato al presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, per chiarire una volta per tutte questa incredibile vicenda. I lavoratori degli ex Consorzi di bonifica andati in pensione e le loro famiglie vivono uno stato di disagio, non potendo fare affidamento su somme che ritenevano sicure, pur avendo versato negli anni i contributi dovuti, con inevitabili ripercussioni, quali le difficoltà incontrate nel sostenere spese mediche urgenti, legate anche all'età avanzata, o nel garantire il prosieguo del percorso di studi dei propri figli».

«Dopotutto - aggiunge - il TFR è un credito che sorge con la costituzione del rapporto, matura nel corso del suo svolgimento, diventa esigibile alla cessazione e deve essere erogato dalla data di messa in quiescenza, nei tempi tecnici necessari che mai possono diventare anni e anni, come nel caso in questione. Ricordiamo che ad aprile 2022, nella risoluzione n. 1 "Azioni per il risanamento dei Consorzi di Bonifica Calabresi", la Sesta Commissione consiliare "Agricoltura e Foreste, Consorzi di Bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili" ha evidenziato che da una indagine ricognitiva sullo stato dei Consorzi di Bonifica calabresi e dalle diverse audizioni tenute sul tema sono emerse una serie di criticità, tra cui quella che "i Consorzi non hanno accantonato i fondi TFR per i lavoratori e non hanno versato i contributi INPS previsti" . Nella risoluzione si sollecitano i Dipartimenti Regionali ad "istituire un tavolo tecnico con INPS per un accordo transattivo per i debiti maturati da parte dei Consorzi in relazione ai contributi non versati verso l'ente previdenziale" e si impegna la Giunta Regionale "perché vengano reperite le risorse finanziarie da destinare in un fondo vincolato per il pagamento dei TFR e per la contribuzione INPS"; mentre ad agosto 2022 l'Assessore all'Agricoltura, durante il suo intervento nei lavori della Sesta Commissione consiliare, ha espresso la volontà politica di intervenire con un contributo di 3 milioni di euro per far fronte al pagamento delle spettanze arretrate e dei TFR maturati dai lavoratori dei Consorzi di bonifica andati in pensione e non pagati dagli enti».

«Ad oggi, però, - conclude - oltre gli annunci della Giunta Occhiuto nessuna soluzione al problema è stata trovata, la questione resta irrisolta con grave danno per i lavoratori interessati e le loro famiglie».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.