1 ora fa:Unical, si insedia il Senato accademico: al via una nuova fase di dialogo e rinnovamento
4 ore fa:Arriva l'ok per l'Elisuperficie a Cariati. Le Lampare: «Passo importante, ora si ascoltino gli operatori sanitari»
4 ore fa:Identità e appartenenza, a Mormanno fervono i preparativi per “Perciavutti”
40 minuti fa:I giovani di Forza Italia soddisfatti per la nomina di Pasqualina Straface
2 ore fa:Pietrapaola, in arrivo 480mila euro per la messa in sicurezza di Rupe Castello e Rupe San Salvatore
5 ore fa:Villapiana Lido, scuola chiusa per motivi di sicurezza: ordinanza del Sindaco dopo il distacco di un frammento d’intonaco
4 ore fa:Prima riunione nuova Giunta Occhiuto, approvato il Regolamento regionale sui prodotti De.Co.
3 ore fa:Lavori Crati, Stasi: «Esclusi dal progetto alcuni punti critici. Necessario valutare interventi supplementari»
2 ore fa:Otto Daspo dopo Rossanese–Trebisacce: una sconfitta per tutto il calcio locale
1 ora fa:Tutto pronto per la presentazione del corto "Sybaris – Terre di Luce" del Gal Sibaritide

Caputo (FdI) tuona contro l'Amministrazione: «Uffici comunali usati a piacimento: benvenuti a Stasilandia»

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Il dirigente locale del circolo cittadino di Fratelli d'Italia, Guiglielmo Caputo, torna a parlare del funzionamento della macchina comunale e delle presunte azioni illecite perpetrate ai danni dell'ente da dipendenti e funzionari.

«Da cinque anni - ha dichiarato Caputo - negli uffici comunali l'occupante temporaneo di Palazzo Bianchi e Piazza Santi Anargiri sta generando solo confusione. Consumato dalla cultura del sospetto per cui ciò che è stato prima di lui è sporco e cattivo, è riuscito a creare all'interno degli uffici un clima di tensione e di poca armonia, un'autentica Babele, con la distinzione tra figli e figliatri, tra chi lo sostiene e chi ha la colpa di fare unicamente il suo lavoro. È inutile sottolineare che saper valorizzare e rispettare le risorse umane, instaurando con i dipendenti comunali un rapporto costruttivo e di confronto constante, è la leva più importante per il miglior funzionamento di qualsiasi macchina burocratica. E se ciò vale in generale, diventa ancor di più cruciale e strategico in questa complessa fase di unificazione reale degli apparati comunali delle due originarie città di Corigliano e di Rossano, da sei anni fuse nella grande città, ma che viene ancora amministrata come due Municipi distinti e separati».

«Senza capacità di ascolto - prosegue - non si governa nessun apparato e nessuna città, ascoltare serve a evitare incomprensioni, fratture e disagi negli uffici comunali, incrementati continuamente con trasferimenti punitivi dei dipendenti non reputati fidati, sballottolati alla meno peggio da Corigliano a Rossano e viceversa. Il sindaco Stasi accecato dal pregiudizio non riesce a non classificare i dipendenti comunali di Serie A e B. Ad alcuni vengono concessi privilegi, come straordinari che superano l'importo mensile dello stipendio, mentre ad altri vengono negati senza alcuna valida motivazione. Dipendenti che vivono e commentano sui social anche negli orari di lavoro. Tra i dipendenti fidati c'è chi si permette il lusso di utilizzare tutto il giorno tutti i giorni l'auto del Comune, con il carburante del Comune, per faccende private, per andare a fare la spesa, per accompagnare il figli a scuola. Alcune auto comunali addirittura parcheggiate la notte sotto casa di dipendenti. A tutta l'amministrazione Stasi, ricordiamo che tutto questo è un reato e si chiama peculato. Ciliegina sulla torta della macchina comunale guidata senza patente è l'organizzazione verticistica. Dirigenti nominati pronti a eseguire qualsiasi tipo di disposizioni dell'amministrazione (dei concorsi a dirigente ne parleremo prestissimo)».

«Bisogna - conclude - riportare autorevolezza, ripristinare le regole che sono saltate, trasmettere messaggi chiari ed inequivoci al personale, ridare dignità alla macchina comunale e rimetterla al servizio del cittadino. Sono sicuro che Pasqualina Straface con la sua determinazione, la sua autorevolezza ma soprattutto l'amore per questa città riuscirà in questa impresa».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.