Tagliaferro (Pd) chiede a Irto e Pecoraro una maggiore considerazione del Circolo cittadino del Pd
Il politico non parteciperà alla riunione operativa indetta per domani a Cosenza: «Non si può partecipare ad una tale riunione per le modalità e i tempi con cui è stata indetta. L'invito è di venire a Corigliano-Rossano per discutere delle prossime elezioni»
CORIGLIANO-ROSSANO - Pubblichiamo di seguito la lettera scritta da Giuseppe Tagliaferro (Pd) e indirizzata al segretario provinciale Vittorio Pecoraro e al segretario regionale del Pd, Nicola Irto.
«Al di là della apprezzabile cordialità - si legge nella nota di Tagliaferro - con cui è stato rivolto l'invito a partecipare alla "riunione operativa" per venerdì 8 marzo presso la Federazione Provinciale di Cosenza, resta l'esigenza di dover evidenziare come la nota situazione locale avrebbe dovuto indurre, soprattutto il partito regionale, posto che con il segretario provinciale è stato oggetto di diverse interlocuzioni con valutazioni e considerazioni condivisi, a essere più presente nella nostra realtà, pur comprendendo gli impegni gravosi di parlamentare del segretario regionale».
«Tanto perché la terza Città della Calabria, soprattutto dopo lo sforzo delle popolazioni dei 2 ex comuni di aver favorito la fusione che costituisce la più grande novità istituzionale mai prima avuta per la stessa regione calabria per le dimensioni della nuova realtà, merita maggiore attenzione e ci si aspettava un contributo a sostenere un percorso formativo decisionale, in vista delle ormai prossime elezioni comunali, che tanto più coincidente con le elezioni del parlamento europeo, rappresentano una vera sfida che imponeva di ricercare un'ampia qualificazione progressista con tutte quelle forze politiche, per sospingere la costituzione di un progetto politico collettivo e alternativo al governo nazionale di destra da cui non si può prescindere... la Sardegna insegna».
«Tutto questo è mancato, e avrebbe anche consentito al partito regionale, ai dirigenti provinciali e agli stessi esponenti politici di conoscere meglio la situazione locale, le dinamiche interne e il rapporto con la cittadinanza, senza scorciatoie talvolta influenzate da personalismi e da interessi elettoralistici estemporanei avulsi da un più definito progetto politico comune».
«Fa riflettere l'invio, oggi, a partecipare alla riunione in quando indicata come "operativa" che per significato indurrebbe a far pensare a una fase avanzata e definita di un percorso condiviso, viceversa fin qui non è avvenuto con dirigenti e iscritti che saranno poi quelli chiamati a fare la campagna elettorale. Per quanto cordiale il tuo invito, pur comprendendo la tua posizione, caro Vittorio e le sollecitazioni che avrai ricevuto, tuttavia interpretando il comune sentimento di tanti, non solo di dirigenti locali e iscritti, ma è pensiero diffuso nell'opinione pubblica che non si può partecipare ad una tale riunione per le modalità e i tempi con cui è stata indetta, occorrendo salvaguardare anche la dignità del circolo di Corigliano-Rossano del Pd che per definizione è un partito democratico e si basa sul rispetto delle regole democratiche nella formazione delle decisioni. A questo punto, viceversa, l'invito è rivolto a tutti voi a venire qui a Corigliano-Rossano, per discutere delle prossime elezioni comunali e europee con tutti i dirigenti ma altresì Vittorio ad una riunione della segreteria provinciale di cui faccio parte perché dovrebbe discutere delle elezioni comunali in questione prima di fare ogni altra riunione compresa quella di venerdì 8 marzo» conclude.