Mattarella a Castrovillari parla di produttività e lavoro: «Ci sono eccellenze e grandi divari»
Il Capo dello Stato stamani ha visitato due aziende del cosentino concludendo il suo tour nello stabilimento Granarolo di Cammarata. Ad accompagnarlo, il Ministro del Lavoro, Maria Calderone e il Presidente di Confindustria Cosenza, Perciaccante
CASTROVILLARI – L’arrivo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella nostra regione è un segnale importante di attenzione per la Calabria produttiva, innovativa e delle “eccellenze”. Un’occasione per toccare con mano alcune realtà imprenditoriali particolarmente esemplari in una terra che avverte il bisogno di riscattarsi.
Il protocollo del tour di questa mattina, suddiviso in due tappe, ha previsto una prima visita a Mongrassano presso l’azienda Gias, azienda leader nel mercato di alimenti surgelati, di cui è presidente e amministratrice delegata la coriglianese Gloria Tenuta (ne avevamo parlato qui).
Mattarella ha poi raggiunto Castrovillari per incontrare i vertici aziendali di Assolac-Granarolo, la cooperativa leader in Calabria per la raccolta e commercializzazione del latte vaccino. Anche qui una visita allo stabilimento che ha preceduto la cerimonia ufficiale per la Festa del lavoro e dei lavoratori, con gli interventi programmati del presidente di Confindustria Cosenza Giovan Battista Perciaccante, che ha aperto i lavori, del presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari, del rappresentante aziendale dei lavoratori Gaetano Piraino, del ministro del Lavoro Marina Calderone e infine le conclusioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il presidente di Confindustria Cosenza, Giovanbattista Perciaccante, che si è speso per questa visita storica nelle attività produttive del territorio, ha introdotto l’evento rimarcando l’importanza del lavoro degli imprenditori nel creare lavoro e nel produrre valore nei territori.
È stata poi la volta del Presidente Calzolari che ha ricordato la storia dell’azienda e la lungimiranza di quanti si riunirono in cooperativa, nel lontano 1957, per assicurare a sé stessi e alle proprie famiglie la dignità del lavoro. Da allora e per anni Granarolo ha lavorato favorendo la filiera corta, senza mai delocalizzare la produzione e avvicinando sempre di più i produttori e i consumatori.
A seguire l’intervento della Ministra del lavoro, Marina Calderone che ha sottolineato come il lavoro rappresenti una priorità sociale: «Costituisce - ha rimarcato - lo snodo tra l’economia, ossia la crescita e il benessere degli italiani, e la giustizia sociale che dà accesso al lavoro buono e di qualità. Il lavoro come diritto ma anche come dovere, deve essere al centro delle nostre politiche insieme alle persone. Il lavoro di qualità e ben retribuito è il fondamento dell’etica sociale. È lo strumento di equità sociale per eccellenza ed è per questo che tra le finalità della nostra azione». La Ministra ha poi dedicato un passaggio alle sfide del futuro legate alle nuove frontiere del mondo del lavoro e alla sicurezza.
Infine, l’intervento del Capo di Stato, Sergio Mattarella. «Il lavoro – ha affermato - è legato alla persona e dalla sua dignità, alla sua dimensione sociale. È il contributo degli individui alla società. Il lavoro non è una merce, ha un valore, e il valore è un elemento essenziale. Senza l’apporto della creatività il lavoro risulterebbe senza significato. Si sente parlare di fine del lavoro come traguardo della modernità. In realtà quella prospettiva non deve mirare alla rimozione dell’immenso ed insostituibile valore della creatività».
Il Presidente Mattarella ha poi ribadito l’importanza del rilancio del Mezzogiorno: «Il sud è parte dell’Europa ed è decisivo per il suo futuro. Il nostro Mezzogiorno è una realtà complessa. Le sue potenzialità, le sue vocazioni, i suoi problemi non sono riassumibili in un’analisi semplificata. Vi sono eccellenze e grandi divari. Le Regioni meridionali dispongono oggi di un reddito che non raggiunge quello di altre aree nazionali. Per alcuni aspetti i loro cittadini fruiscono di servizi meno efficienti».
«Nel Meridione – ha osservato - il tasso di occupazione è più basso rispetto al Centro e al Nord. Donne e giovani pagano un costo elevato e sono tanti coloro che, a malincuore, lasciano la loro terra d’origine, accentuando un rischio di spopolamento che andrebbe, invece, frenato. Per rispetto del valore, della storia e del futuro di quei territori»
E sul distretto agro-alimentare del Cosentino: «è un timone che può contribuire a orientare lo sviluppo. Il comparto agroalimentare ha ruolo e peso cruciale nella nostra economia. Per la quantità di ricchezza che produce e che redistribuisce attraverso il lavoro. Per la sua qualità – che è parte di rilievo della qualità e del gusto italiani – e che concorre all’identità e alla cultura stessa del Paese».
«Nella storia repubblicana dal confronto tra istituzioni e parti sociali sono giunte spinte importanti per il progresso, per la definizione e la diffusione dei diritti, per l’ammodernamento delle stesse imprese. I corpi intermedi sono un elemento caratterizzante del disegno della nostra Costituzione e recano beneficio all’Italia. Il movimento sindacale – portatore di valori democratici – è interlocutore insopprimibile per lo sviluppo di una fruttuosa contrattazione collettiva, di settore e aziendale. E i sindacati sono essenziali affinché il welfare – elemento base dei diritti di cittadinanza – non smarrisca il suo carattere universalistico. Per una crescita equilibrata dei salari, che rimuova una stagnazione che pesa sulla vita delle famiglie, a differenza di quanto avviene in altri Paesi dell’Unione Europea. Per rendere più forte l’intero sistema nell’affrontare la sfida dell’innovazione».