12 ore fa:La Vignetta dell'Eco
11 ore fa:Tornano le Notti dello Statere: 21 anni di magia cinematografica che illuminano Sibari
17 ore fa:Emergenza idrica in Calabria: il gruppo del Pd chiede chiarezza immediata su convenzioni e rete idrica
11 ore fa:Il papà "critica" il Sindaco, sospeso il trasporto al figlio disabile: «Manca il seggiolino»
16 ore fa:Escursionisti tedeschi dispersi sul Pollino, salvati dai Vigili del Fuoco
12 ore fa:Referendum e il Voto (non Voto) di coscienza
14 ore fa:Tirocinanti sociali a Corigliano-Rossano, Straface: «Stallo inaccettabile»
11 ore fa:TIS, la guerra delle cifre a Corigliano-Rossano: «chi paga la stabilizzazione?»
12 ore fa:Auto a fuoco in pieno giorno, paura a Rossano scalo
9 ore fa:Lite a Boscarello: c'è un ferito. Sul posto i carabinieri

Scutellà (M5s) su infrastrutture e trasporti: «Si tagliano fondi e slittano interventi fondamentali per il Sud»

1 minuti di lettura

ROMA - «Nel panorama degli slittamenti previsti dal nuovo Dl Pnrr dominano gli interventi del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Matteo Salvini. Rinvii del piano di messa in sicurezza di ponti, viadotti e tunnel, rinvii per il rafforzamento delle linee ferroviarie regionali. Però quando si tratta di Ponte sullo Stretto non ci sono tagli né slittamenti che tengano: il ministro Salvini utilizza il Ponte come una marchetta elettorale. E la presidente Meloni, pur di conservare la poltrona, asseconda questa follia». È quanto dichiara in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Elisa Scutellà.

«In un Paese che avrebbe necessità di un imponente piano di messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, dove mancano infrastrutture primarie in Calabria come in altre zone del Paese, Salvini ancora fantastica la costruzione di un Ponte che farebbe recuperare meno di mezz'ora rispetto alle 6 ore che si potrebbero ottenere potenziando le infrastrutture tra Roma e la Calabria, e tra Messina e il resto della Sicilia. Il Ministro delle Infrastrutture fantastica su un inizio dei lavori nel 2024 nonostante la conferenza dei servizi tra tutti gli enti coinvolti non è ancora iniziata, manca la valutazione di impatto ambientale e gli espropri non sono stati ancora discussi. Ma soprattutto, il progetto esecutivo non è stato ancora approvato. Intanto il Mit per il Pnrr ha speso solo 6 miliardi su 39, e il governo si accontenta di festeggiare per la semplice rimodulazione del piano, o per l'incasso delle rate, è semplicemente ridicolo se poi queste risorse non vengono messe a terra» conclude Scutellà.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.