La Rappresentativa All Stars contro il "Fenomeno": sarà una campagna elettorale sanguinaria
Verso una tornata elettorale per le Comunali dal sapore referendario. Stasi affila le armi e carica i suoi con un messaggio da Cavalleria Rusticana. Dall'altra parte tutti gli altri con Straface e Occhiuto. Che vuole vincere a tutti i costi
CORIGLIANO-ROSSANO – Il “Fenomeno” (come lo hanno definito i suoi stessi avversari) contro la Rappresentativa All Stars. A sinistra Stasi e a destra la Straface con tutto l’universo del sistema istituzionale locale e calabrese.
L’ipotesi che le amministrative di Corigliano-Rossano potessero tramutarsi in un Referendum “pro o contro lo Stasismo" e che, prima di tutti, avevamo paventato in questi mesi di pre campagna elettorale, si sta materializzando. E questa non è affatto una buona notizia per il Primo cittadino. O forse sì!
Non lo è perché, a questo punto, con due soli candidati in campo (a meno che si faccia avanti un terzo polo dopo l’uscita di scena di Salimbeni), la scelta sarà obbligata e forzata: per il rosso o per il nero. Senza mezze misure. Un vero e proprio momento di mietitura di consensi e di verifica amministrativa.
Ma potrebbe anche essere una buona notizia per Stasi. Perché, se da un lato l’universo mondo che gli ha giurato guerra aperta (praticamente tutta la politica sistemica, fatta eccezione di alcuni partiti che a livello nazionale rappresentano lo “zero virgola”, del movimento 5 stelle che a livello locale rappresenta solo tanta militanza e buona volontà e di sparuti e smarriti pezzi del PD) si sta coagulando attorno alla pasionaria di Forza Italia; è pur vero, che dall’altro lato, proprio Stasi farà grande leva sulla regola aurea dell’uno contro tutti che – in verità – gli ha sempre permesso di avere il pallino del gioco politico nelle mani.
Quel «sarò sincero: aspettavo questo momento» che stamani è apparso nella messaggistica whatsapp di tanti cittadini coriglianorossanesi, in capo ad un lungo messaggio che portava come firma “il sindaco Flavio Stasi”, la dice tutta su cosa si stia preparando per la prossima campagna elettorale. Un autentico thriller psicologico, quello del sindaco, che punta ad alzare il morale delle sue truppe – dove, a proposito, non ci sono ufficiali, sottoufficiali e soldati ma solo pretoriani pronti a dare tutto per il loro lider maximo – in vista di una campagna elettorale sanguinaria.
Già, perché in queste prossime 12 settimane, Pasqua compresa, dovremo aspettarci di tutto. Dato che Stasi proprio questa campagna elettorale, con questa fisionomia e conformazione, la studia da sempre. Almeno da un paio d’anni.
Sono toni da Cavalleria Rusticana quelli che utilizza il primo cittadino nel suo Whatsapp, raccontando di tresche («Hanno riesumato le peggiori storie e pratiche della politica moderna di un territorio. Biechi, logori burattini e burattinai»), tradimenti («Si sono schierati in fila, ammucchiati uno sull'altro per tentare inutilmente di darsi forma, odiandosi tra loro ed odiando il loro capo fittizio, ma legati a doppio filo da squallidi interessi, promesse irrealizzabili ed ordini dall'alto») e dando un avvertimento: «Hanno fatto il più grave errore della loro vita politica». Infine la carica ideologica: «Dobbiamo tenacemente ricordare alla nostra amata gente - in ogni occasione e senza un secondo di sosta - chi siamo noi e chi sono loro, cosa abbiamo fatto noi e cosa hanno fatto loro, cosa potremo fare noi e cosa non potranno mai, mai, mai fare loro».
Fin qui Stasi. Poi c’è tutto il mondo politico/istituzionale che è contro di lui che parte dal “cartello” di Centro Destra per finire alle lande desolatissime del solito Partito Democratico, diviso in mille rivoli. Un modo fatto di liturgie, impostazioni e pervicacia; in una parola: una gloriosa macchina da guerra elettorale. Che ha i suoi metodi; come quello di lanciare messaggi e segnali più o meno velati. Forse è sfuggito a molti, ma sapete perché Occhiuto la sua prima visita a Corigliano-Rossano, dopo aver investito Pasqualina Straface della candidatura a sindaco, l’ha fatta al Porto e non in un altro luogo della città, che potesse anche essere più emblematico e anche più affollato? Ecco, quello è stato un segnale forte e chiaro lanciato a Stasi proprio dal Governatore, che ha mal digerito la piroetta un po’ folle fatta dal primo cittadino sulla vicenda Nuovo Pignone BH, dopo un accordo chiaro stretto il 17 gennaio scorso alla presenza dei sindacati. Già, perché fino ad allora i rapporti Occhiuto-Stasi erano stati, in alcuni casi, anche di tacita complicità. Poi il guanto di sfida che ancora oggi potrebbe mandare all’aria un investimento da 60 milioni di euro, e l’ira di Occhiuto. Che queste elezioni di Corigliano-Rossano ha deciso che le vuole vincere... a tutti i costi.