Amministrative Co-Ro, per il M5s Salimbeni «è stato sacrificato sull'altare degli accordicchi»
Per il Gruppo Territoriale di Corigliano-Rossano «è necessario che nel consiglio comunale siedano portatori di istanze e non portatori di voto»
CORIGLIANO-ROSSANO- Riportiamo di seguito la nota stampa del Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle Corigliano- Rossano.
«Il centrodestra cittadino - scrivono- getta definitivamente la maschera e con l’ennesima piroetta mostra la sua vera faccia. La faccia di una politica delle giravolte, che già in passato ha rappresentato un’immagine torbida e ingloriosa per la nostra città. Una politica che non fa altro se non pensare ai propri interessi, che altro non ha già fatto se non abbandonare il nostro territorio alla mercé delle segreterie nazionali, sottraendogli i servizi essenziali.
Una classe politica formata nelle segreterie di partito che ha visto rappresentanti del territorio in passato scambiare la propria carriera politica con gli interessi della città.
Con le piroette di Pasqualina Straface e Mattia Salmbeni, giovane sacrificato sull’altare degli accordicchi, torna alla ribalta una politica chiusa nelle stanze del potere che fa il “gioco del dopodomani” spartendosi già la torta succulenta della gestione di posti e potere in città.
A Giuseppe Turano la presidenza del consiglio comunale, a Vicenzo Scarcella il ruolo di vicesindaco? Discutono tra loro, battagliano tra loro, poi gettano la spugna senza grande dignità perché una città con una classe dirigente libera e autonoma fa male agli interessi di alcuni partiti. Ma davvero pensano di governare con queste premesse una città da 80.000 abitanti?
I cittadini di Corigliano-Rossano non sono cittadini di serie b, meritano una classe dirigente che continua a tenere la schiena dritta. Sembrano lontani i tempi in cui la città faticava addirittura a consegnare le schede elettorali, se non per chiamata, e che teneva sotto il ricatto del rinnovo contrattuale oltre 100 dipendenti ex lsu ed lpu, che non rinnovava il piano spiaggia per ragioni clientelari, una città che non vedeva alcuna rotazione dei funzionari responsabili perché gestori da anni di pacchetti di voto.
Nonostante la normativa anticorruzione poi, un comune piegato da appalti truccati e fermo all’erogazione di servizi solo per raccomandazione. La macchina del fango è al lavoro per il ritorno ad una città brutto anatroccolo della Calabria, fatta di finanziamenti europei mandati indietro.
Quanto più la paura unirà questa classe politica mostro, tanto più servirà il coraggio di rimandarli a casa e servirà raggiungere ogni angolo della città perché il consiglio comunale sia occupato da portatori di istanze e non da portatori di voto.
Loro rappresentano un sistema che ha devastato il nostro territorio portandolo a vivere un complesso di inferiorità.
Noi vogliamo una politica al servizio delle idee. Alle promesse di grandi progetti rispondiamo con una classe dirigente libera e dignitosa. Il futuro è ancora una Corigliano-Rossano libera» concludono.