«Il Sindaco di Co-Ro lascia la Meris esattamente come l'ha presa: piena di problemi»
Salimbeni (Azione): «Stasi si dimostra, per l'ennesima volta, leader nel settore del fumo negli occhi ma allo stesso tempo un pessimo primo cittadino quando c'è da parlare il linguaggio della chiarezza»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Il Sindaco lascia la Meris esattamente come l'ha presa: piena di problemi. Dall'enigma proprietario alla struttura societaria, finendo alla situazione economico-finanziaria che, nella gestione voluta da Stasi, è persino peggiorata. Parlano i numeri: una perdita d'esercizio raddoppiata rispetto all'anno precedente ed oltre mezzo milione di debiti commerciali. Per non parlare, poi, del finanziamento regionale di 103 mila euro a copertura dei costi salariali che, stranamente, non risulta a bilancio. Lo stesso finanziamento che il Sindaco ha annunciato come "la chiave per il rilancio economico della Meris" e sul quale oggi tace senza spiegare alla Città i motivi della sua improvvisa ed inaspettata scomparsa».
Lo afferma il consigliere di opposizione, Mattia Salimbeni (Azione) che così continua: «Malgrado gli annunci, il comune di Corigliano-Rossano continua a pagare un mutuo per un fabbricato che non risulta di sua proprietà e la Meris continua a definirsi una Societa consortile pur essendo venuto meno, da anni, un consorzio di soci, con relativi imbarazzi di natura giuridica e finanziaria, gli stessi che espongono l'ente ai rilievi della Corte dei Conti. La chiave vera è uscire dallo stato di liquidazione. Potremmo farlo già domani, non capisco cosa si stia aspettando. Temo che, anche in questo caso, si voglia mettere un fiocchetto e far passare come "grande risultato" una normale procedura amministrativa».
«Il Sindaco si dimostra, per l'ennesima volta, leader nel settore del fumo negli occhi ma allo stesso tempo un pessimo primo cittadino quando c'è da parlare il linguaggio della chiarezza. Anche sulla Meris, lascia esattamente i problemi che ha ereditato. In 5 anni è stato totalmente ininfluente. Peccato» conclude.