Bocciato l'emendamento sull'introduzione del supporto psicologico nelle scuole
Scutellà (M5s): «All'interno del decreto Caivano hanno preferito inserire norme per i diritti televisivi del calcio. Sarebbe questa l'attenzione del Governo verso il disagio delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi?»
ROMA - «Vi è una connessione ineluttabile fra essere stato vittima di atti di "bullismo" e abbandono scolastico ma a questo governo pare non interessare e con l'ennesimo provvedimento spot continua a cancellare il futuro delle nuove generazioni».
Lo dichiara in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Elisa Scutellà.
«Le vere preoccupazioni del Governo a guida Meloni si sono palesate anche con il decreto Caivano che si prefiggeva il contrasto alla povertà educativa, ma all'interno del quale hanno preferito inserire norme per i diritti televisivi del calcio in luogo di un nostro emendamento per introdurre il supporto psicologico nelle scuole».
«Il paradosso poi, -prosegue Scutellà - è che sia stato bocciato un mio ordine del giorno che impegnava il Governo affinchè su tutto il territorio nazionale fossero istituiti Osservatori metropolitani - così come avvenuto presso la Prefettura di Catania- di coordinamento e monitoraggio per la pianificazione degli interventi e delle strategie nei quartieri più disagiati per i minori a rischio. Lo scopo di tali strutture è proprio quello di individuare le azioni prioritarie da avviare, come la "mappatura" dei quartieri più a rischio, l'istituzione di tavoli tematici, la previsione di un focus specifico sulla dispersione scolastica».
«Ovviamente quando si invita il Governo ad emulare esempi virtuosi si preferisce declinare in favore di misure velleitarie e di mera propaganda. Sarebbe questa l'attenzione del Governo verso il disagio delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi?» conclude Scutellà.