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Fondi europei a rischio, Tavernise (M5s): «Disimpegno sempre più concreto»

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REGGIO CALABRIA - Il consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, Davide Tavernise, denuncia le performace deludenti a tre mesi dalla chiusura del Por Calabria Fesr Fse 2014-2020.

«Al 30 giugno 2023 - dichiara -, secondo i dati del portale della Commissione Europea Cohesion Data, la Regione Calabria ha speso il 67% di fondi del Por Calabria 2014-2020. A sei mesi dalla chiusura del programma si dovevano spendere ancora 747 milioni di euro entro il 31 dicembre 2023. Sempre secondo il portale Cohesion Data della Commissione europea al 31 dicembre 2022 la spesa certificata da Bruxelles era pari al 58%. Per la Commissione europea rimanevano da spendere 942 milioni di euro entro il 31 dicembre 2023. Dunque, nei primi sei mesi del 2023 si sono spesi circa 200 milioni, da qui la preoccupazione perché se il ritmo rimane questo la Calabria dovrà far tornare indietro a fine anno, quando si chiuderà la programmazione 2014-2020, le risorse comunitarie messe a disposizione ma non utilizzate».

«A giugno, quindi, - prosegue - pur con un dato in crescita di nove punti percentuali rispetto a sei mesi prima, i numeri della Calabria certificati da Bruxelles erano deludenti e inferiori alle altre regioni italiane che si attestano mediamente su un target di spesa intorno all'80 per cento, con eccellenze come la Puglia dove si è raggiunto il 104 per cento di spesa. A tal proposito ho quindi inoltrato una nuova interrogazione al Presidente della Giunta Regionale, dopo quella depositata a inizio anno, a seguito delle preoccupazioni sull'andamento della spesa espresse dalla Corte dei Conti, per sapere qual è il dato di spesa ad oggi del Por Calabria Fesr Fse 2014-2020 e quali sono le principali attività da realizzare negli ultimi tre mesi del Programma per garantire il completo assorbimento entro la chiusura.

«Sto insistendo molto su questo argomento - ribadisce - perché mancano solo tre mesi e aumenta il rischio di incorrere nel disimpegno automatico delle risorse che dovessero risultare eventualmente non utilizzate entro il 31 dicembre 2023. Un rischio concreto che una Regione come la Calabria, la più povera d'Europa, non può permettersi anche alla luce del fatto che il Governo nazionale sta tagliando ulteriori risorse del Pnrr che inizialmente erano destinate alle regioni del Meridione. Anche in questo caso - conclude - auspico una presa di posizione forte e decisa del presidente della giunta, Roberto Occhiuto».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.