Terzo Megalotto, “pesa” l’assenza del sindaco di Trebisacce alla protesta in Prefettura
Secondo il Gruppo Consiliare “Insieme si Può” sarebbe stato opportuno partecipare per avere risposte in merito alla fase di stallo dell’opera. Chiesta anche la rottamazione delle cartelle Sogert e la sospensione della riscossione
TREBISACCE - I sindaci del Terzo Megalotto (Cassano, Villapiana, Francavilla, Cerchiara, Albidona, Amendolara e Roseto) hanno attuato nella mattinata del 17 luglio un presidio di protesta bianca pacifica in Prefettura a Cosenza, chiedono un incontro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il tutto, al solo fine di avere notizie sullo stato di realizzazione delle opere di compensazione ambientale del Terzo Megalotto della Statale 106 jonica e superare così la fase di stallo che si è creata in merito a quest’ultime e, per gli svincoli dopo il silenzio di questi anni e tutte le relative richieste disattese.
Il Gruppo Consiliare “Insieme si Può” chiede «per quale ragione nella riunione tenutasi nella giornata del 17 luglio, cui hanno partecipato tutti i Sindaci (o loro delegati), in rappresentanza della nostra cittadina non era presente alcun amministratore. Non c’è giustificazione che tenga».
La questione è rivelante proprio perché «dalla nota trasmessa dall’Anas non si evince chiaramente se le proposte relative alle opere compensative, formulate dal Comune di Trebisacce siano state ammesse e valutate positivamente e quindi se saranno realizzate»
Inoltre sempre il “Gruppo Insieme si Può” «ritiene fondamentale l’adozione dei provvedimenti da parte dell’Amministrazione comunale per venire incontro, nel miglior modo possibile, alle esigenze dei piccoli imprenditori, commercianti e delle famiglie che in questi anni di pandemia e di difficoltà economica non sono riusciti a far fronte al pagamento dei tributi locali».
«La legge prevede la possibilità per gli Enti locali che si sono affidati alle società di riscossione private, di applicare gli strumenti di definizione agevolata per i carichi a queste affidate. Si parla proprio del caso del Comune di Trebisacce che ha affidato la riscossione tributaria alla Sogert Spa. In particolare, è possibile prevedere: lo stralcio parziale delle ingiunzioni con importo residuo fino a mille euro relative al periodo che va dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015; lo stralcio totale delle ingiunzioni con importo residuo fino a mille euro relative sempre allo stesso periodo; la definizione agevolata delle ingiunzioni e degli accertamenti esecutivi notificati dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022».
«La definizione agevolata - aggiungono - consentirà al contribuente di estinguere i debiti senza corrispondere le somme relative agli interessi, alle somme maturate a titolo di aggio ed alle sanzioni, limitando il versamento alle somme dovute a titolo di capitale e a quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e cautelari e di notificazione degli atti di riscossione. Nello specifico la suddetta procedura non graverebbe in alcun modo sulle casse comunali né andrebbe ad alterare gli equilibri finanziari dell’Ente».
«Al contempo si è chiesta ????’???????????????????????????????????? ???????????????????????????????????????????? ???????????????????? ???????????????????????????????????????????? ???????? ???????????????????????? ????????????????’???????????????????????????????? ???????????? ???????????????????????????????????????????????????? ???????? ???????????????????????????????????????????? ???????????????????? ???????????????????????????????????? ????????????̀ ???????????????????????????????????????? ???????? ???????????????????????????????????????????????? onde evitare che nelle more di tale termine i contribuenti sarebbero costretti a versare i ruoli per intero comprensivi di interessi e sanzioni. Il gruppo Insieme si può è vicino alla gente, agisce per il bene della gente, ma soprattutto agisce nel rispetto del pubblico interesse e in favore non di pochi ma dell’intero territorio» concludono.