Green bike abbandonate, Stasi prospetta un'altra verità: c'è stato un sabotaggio?
Il primo cittadino replica stizzito a quanti ieri hanno denunciato l'abbandono delle bici a pedalata assistita di proprietà del comune: «Erano custodite in un'area interdetta dove qualcuno nei giorni scorsi si è intrufolato»
ORIGLIANO-ROSSANO - Incutere ancora più sospetto nella già bassissima credibilità che la politica ha nell'opinione pubblica. La storia delle green bike comunali abbandonate in un pozzo luce del parcheggio multipiano di Rossano scalo è destinata ad avere una scia polemica. E questo perché dopo la denuncia del vicesegreario della Fna, Mario Smurra, che aveva sollevato la questione, è arrivata puntualissima la replica del primo cittadino di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi. Che restituisce un'altra verità, carica di dubbi e - dicevamo - sospetti. All'accusa rivolta al Comune di aver trasformato di fatto un angolo di quella struttura in una discarica, tra l'altro di rifiuti speciali dove sono stati accatastati i velocipedi semielettrici, il sindaco sventola la bandiera del sabotaggio: «Nessuno poteva entrare in quell'area perché inagibile dopo gli incendi dei mesi precedenti ma proprio nei giorni scorsi abbiamo visto qualcuno che si è addentrato in quei locali dove erano custodite pure le bici».
«Intanto - aggiunge ancora Stasi - partiamo da un presupposto: esattamente al contrario di ciò che si afferma, noi abbiamo recuperato tutto ciò che era recuperabile che abbiamo trovato a disposizione dell'Ente, dalle fontane alla segnaletica, dai pontili ai giochi per bambini. Abbiamo letteralmente tolto dalla polvere materiale totalmente abbandonato e sprecato. Nel 2020 ci abbiamo provato anche con queste strepitose e-bike, dopo averle recuperate un po' dappertutto, persino in qualche garage privato, ma non c'è stato un operatore del settore che ci abbia dato un parere diverso: il gruppo motore-batterie non era recuperabile e sostituirlo era totalmente antieconomico, così quasi tutte le biciclette sono state riportate alle loro rastrelliere nel parcheggio comunale. Ricordo che all'epoca la struttura era affidata ad un soggetto esterno ed era diventata praticamente il parcheggio di amministratori e dirigenti oltre che di qualche privato: uno dei tanti affidamenti farlocchi ereditati dalle mirabolanti amministrazioni ben sostenute da chi oggi si occupa di biciclette».
«Esattamente quando siano state vandalizzate le bici non é chiaro - precisa il primo cittadino, insinuando il dubbio - quanto meno fino al 26 settembre 2020 viene incendiato un automezzo dentro la struttura, ed i vigili del fuoco la dichiarano totalmente inagibile. Da quel momento, visto che come Amministrazione - oltre a recuperare una mole enorme di patrimonio - ci siamo occupati anche di interrompere vari affidamenti "a perdere" ereditati dal passato, a quel punto abbiamo avviato la procedura per revocare l'affidamento del parcheggio. Ecco perché il 30 ottobre 2021, a seguito di numerosi atti e sopralluoghi, ho emanato l'ordinanza n. 179, di sgombero dell'intera struttura per ragioni, tra le altre cose, di sicurezza. Il parcheggio, dunque, é stato totalmente interdetto fino al 6 giugno 2022 quando, per esigenze dell'ente (in particolare di lavori presso l'autoparco comunale) ed a seguito di valutazioni degli uffici, é stata emessa una ulteriore ordinanza con la quale è stato autorizzato l'utilizzo esclusivamente il piazzale scoperto: l'unica area accessibile per ragioni di sicurezza ancora oggi, utilizzata per alcuni mezzi comunali, mentre le bici vandalizzate e comunque inutilizzabili sono ancora nelle aree interdette. Giacché - prosegue il racconto del primo cittadino - ci siamo e giacché mi é stato chiesto di intervenire pubblicamente, aggiungo due elementi interessanti. Il primo: partendo dal presupposto che si tratta di un luogo vandalizzato, oggetto di incendio ed inaccessibile, chi può scattare delle foto in un luogo interdetto per ragioni di sicurezza, ed a quale scopo? In effetti, da alcune immagin recuperate nei giorni scorsi, é emersa una introduzione abusiva presso il parcheggio all'inizio di questo mese, da parte di persone le quali, per altro, armeggiavano proprio con le bici. Gli uffici stanno valutando gli elementi per l'eventuale querela. Secondo elemento: questo ennesimo autogol di una classe politica che continua a dimostrare quotidianamente la propria inadeguatezza, mi consente di comunicare che grazie al progetto Info Mobility, grazie al quale l'amministrazione ha intercettato 4 milioni di euro, sono previsti molti interventi in città tra cui l'automazione dei parcheggi di via Taranto e Piazza Salotto, che nel frattempo metteremo in sicurezza. Ringrazio di cuore per avermi dato la possibilità di dare quella che credo sia una informazione importante per la comunità. Pensavo che con la nota sui fondi ordinari di fosse toccato il fondo, ma evidentemente mi sbagliavo».