Sull’ex centrale Enel di Co-Ro, il sindaco tuteli gli interessi territoriali
È quanto chiede Madeo (Azione): «Un impianto che prevede l'installazione di 20 ettari di pannelli fotovoltaici a ridosso del demanio merita quantomeno una seria riflessione e una opportuna gestione paesaggistica»
CORIGLIANO-ROSSANO - «L'abbattimento del complesso dell'ex Centrale Enel è un obbligo di legge, non un piacere che la Società fa alla Città di Corigliano-Rossano o un risultato amministrativo dell'Amministrazione Comunale. Dopo esserci chiariti sulla premessa quasi scontata per gli addetti ai lavori riteniamo che il Consiglio Comunale debba avviare una seria programmazione che punti ad una reale riqualificazione del sito interessato mediando, attraverso il coinvolgimento del Governo Centrale, tra gli obiettivi strategici energetici nazionali e i poliedrici interessi territoriali».
È quanto afferma Francesco Madeo, Capogruppo Corigliano-Rossano in Azione, che continua: «Non possiamo affrontare l'Enel in mare aperto da soli e non possiamo prescindere dalle volontà politiche nazionali in campo energetico se vogliamo che il complesso di C/da Cutura, ospitante l'ex centrale Enel, restituisca ai cittadini, in termini occupazionali, sociali e culturali, quello che negli ultimi quarant'anni ha legittimamente assorbito, guardando soprattutto allo sviluppo dell'industria turistica territoriale. Dobbiamo metterci in testa che il turismo non è un limite per la riqualificazione dell'ex Centrale Enel ma una grande opportunità, altrimenti non avrebbe senso realizzare il lungomare unico, a ridosso del sito dell'ex Centrale, per garantire si maggiori servizi ai cittadini ma soprattutto maggiore attrattività al nostro territorio».
«Un impianto che prevede l'installazione di 20 ettari di pannelli fotovoltaici a ridosso del demanio, che lascia intravedere più la realizzazione di una centrale fotovoltaica che la costruzione di un impianto di produzione di idrogeno, merita quantomeno una seria riflessione e una opportuna gestione paesaggistica. Non siamo contrari agli investimenti e allo sviluppo dell'energia rinnovabile ma l'Enel smantellerà il vecchio stabilimento che garantiva 400 posti lavoro con una nuova impiantistica che peserà tantissimo sulla costa cittadina e gioverà soltanto alla Società. Il Primo Cittadino deve smetterla di plaudire a qualsiasi proposta più o meno giustificabile agli occhi dei cittadini proveniente dall'Enel, piuttosto dovrebbe iniziare a dirci quale strategia ha l'Amministrazione Comunale per lo sviluppo del sistema economico locale».