Savino sull’autonomia differenziata: «Basta cultura dello scarto»
Il capogruppo del Pd, Bevacqua: «Ognuno, tra quanti in Calabria si occupano della cosa pubblica, dovrebbe sentirsi chiamato in causa dal monito e dall’invito del Vescovo»
CASSANO JONIO - «“Vi chiedo di schierarvi aspramente contro quelle scelte che intendono tradire la giustizia sociale e l’equità. Mi riferisco alla tanto dibattuta secessione dei ricchi o autonomia differenziata”. Queste parole, chiare e ferme, le traggo dalla lettera aperta che il Vescovo di Cassano Jonio ha voluto rivolgere ai politici in occasione degli auguri per la prossima Pasqua. Per queste parole, e per il resto della sua lettera, desidero ringraziare sinceramente e convintamente il Vescovo Savino».
È quanto dichiara il consigliere regionale Mimmo Bevacqua, che aggiunge: «Ognuno, tra quanti in Calabria si occupano della cosa pubblica, dovrebbe sentirsi chiamato in causa dal monito e dall’invito del Vescovo. Ognuno di noi deve sentirsi, come sottolinea il vescovo, pro-vocato, in senso etimologico: chiamato fuori e al di là della parte e della fazione, per riflettere in coscienza sull’evidente pensiero sottostante al tentativo attuale di approvazione a tappe forzate dell’autonomia differenziata».
«Si tratta di quel pensiero che Monsignor Savino, sulla scorta della lezione di Papa Francesco e ribadito anche dal cardinale Zuppi qualche giorno fa, indica come “cultura dello scarto”: di fronte agli squilibri e ai divari, si sceglie semplicemente di ignorarli e di cristallizzare le ingiustizie, impedendo per legge qualsiasi possibilità di riscatto e di crescita, presente e futura».
«C’è poi un’altra circostanza che mi preme di sottolineare – conclude Bevacqua - Sua Eccellenza Savino si firma semplicemente come “Don Francesco”. Un fatto che non è passato inosservato alla mia personale lettura: vi ho colto una lezione di modestia e un monito a badare alla concretezza delle funzioni che ognuno è chiamato a svolgere. Meno ostentazione, più attiva umiltà e sempre dalla parte dei più deboli: la politica potrebbe partire esattamente da qui».