Rinegoziazione mutui con cassa depositi e prestiti: «la Giunta Pirillo aumenta il monte debiti!»
È quanto denunciano i consiglieri di opposizione del comune di Longobucco, Celestino, Grillo, Forciniti e Perri, che chiedono un consiglio comunale urgente per affrontare la questione
LONGOBUCCO - I Consiglieri Comunali Eugenio Celestino, Lara Grillo, Giuseppe Forciniti, Antonio Perri intervengono attraverso due missive indirizzate al sindaco ed al presidente del consiglio comunale per esprimere il loro dissenso verso la rinegoziazione dei mutui approvata dal comune di Longobucco con delibera di Giunta Comunale n.26 del 18 Aprile 2023 pubblicata in data 24 Aprile 2023, con la quale si procede appunto alla rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti aderendo quindi alla possibilità offerta dalla circolare 1303/2023.
Il dissenso verso tale scelta è basato su due aspetti: uno di carattere procedurale e l’altro di carattere politico; infatti, secondo i consiglieri di opposizione, la rinegoziazione dei mutui spetta al Consiglio Comunale quale organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo che ha competenza nell’emanazione di atti di programmazione come i piani finanziari, così come definito sia dal Testo Unico degli Enti Locali che dallo Statuto Comunale; riguardo all’aspetto di carattere politico è evidente la non convenienza della rinegoziazione! Infatti la scelta fatta dell’amministrazione non farà risparmiare risorse al Comune, ma al contrario produrrà nuovi debiti in quanto tutti i tassi d’interesse post rinegoziazione sono più alti di quelli attualmente in vigore.
Ci troveremo quindi a pagare di più senza aver avuto effetti positivi da tale operazione ed a conferma di quanto appena affermato basta leggere gli allegati alla delibera di Giunta n. 26 che illustrano la rimodulazione dei mutui dai quali si evince un aumento dei tassi d’interesse che andrà ad appesantire ulteriormente un bilancio già in condizioni strutturali molto precarie. Abbiamo chiesto al presidente del consiglio di convocare un Consiglio Comunale urgente per affrontare la questione ed al sindaco di revocare la delibera di adesione alla rinegoziazione.